martedì 16 marzo 2010

MOSTRA DI GOYA A PALAZZO REALE

L'esposizione, curata da Valeriano Bozal e Concepcio'n Lomba, due fra i massimi studiosi spagnoli di Goya e di arte contemporanea, sostenuta dal Ministero per i Beni e le Attivita' Culturali, nasce dalla collaborazione tra Sociedad Estatal para la Accio'n Cultural Exterior , il Ministerio de Asuntos Exteriores y de Cooperacio'n e il Ministerio de Cultura di Spagna, la Fundacio'n Goya en Arago'n e Palazzo Reale di Milano. Un'iniziativa prodotta e organizzata da Sociedad Estatal para la Accio'n Cultural Exterior , in collaborazione con la societa' Mondomostre, Palazzo Reale e l'Ambasciata di Spagna a Roma, che vede coinvolte numerose istituzioni italiane e spagnole, in coincidenza con il semestre spagnolo di Presidenza dell'Unione Europea e a testimonianza degli ottimi rapporti esistenti tra i nostri due Paesi. Goya, ''pittore della vita moderna''.

L'influenza di Goya sull'arte e la cultura contemporanea e' confermata dalla storiografia tradizionale che definisce l'opera dell'artista come un punto di riferimento per i movimenti stilistici che hanno contribuito a definire l'arte del XIX e del XX secolo: impressionismo, simbolismo, espressionismo, surrealismo. La presenza dell'irrazionalita', l'importanza del corpo, il terrore, la costanza della paura, sono solo alcuni degli aspetti della nuova societa' su cui quadri, disegni e incisioni di Goya proiettano una luce intensa e riconoscibile. Non sono pochi gli artisti che, direttamente e non, hanno trasformato la pittura di Goya in un punto di riferimento concettuale ed estetico facendo propri i racconti e le pennellate avvolgenti.

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A Palazzo Reale di Milano, oltre 180 opere illustrano l'influenza del pittore spagnolo sugli artisti del '900
Le sue «tracce» lungo due secoli, da Delacroix, Klee, David, Kokoschka, Mirò, Picasso, Bacon, sino a Jackson Pollock, Renato Guttuso, Willem De Kooning PASSATA E FUTURA

Oltre 180 opere, tra dipinti, incisioni e disegni, raccontano a Palazzo Reale di Milano il genio di Goya e l'influenza da lui esercitata sugli artisti più importanti degli ultimi due secoli, tra cui Delacroix, Klee, David, Kokoschka, Mirò, Picasso, Bacon, Pollock, Guttuso, De Kooning. Intitolata Goya e il mondo moderno, l'importante rassegna è in svolgimento dal 17 marzo. Articolata in cinque sezioni, la mostra si impernia su tre principali filoni tematici, che impongono il pittore spagnolo quale indiscusso anticipatore della modernità. In primo luogo, viene proposta un'analisi dell'immagine della nuova società, muovendo dal fallimento della struttura politica dell'Ancienne Regime per arrivare allo sviluppo industriale e alla nascita di nuovi collettivi sociali, in cui l'individuo riesce ad affermare una propria soggettività. A spiegare la profonda mutazione epocale ecco i ritratti e gli autoritratti, mentre le opere raffiguranti la vita quotidiana illustrano un nuovo stile di vita, in contrasto con gli stereotipi tradizionali, spesso riletto da Goya attraverso gli elementi del comico e del grottesco. Le crude immagini del pittore spagnolo offrono infine una visione della violenza e del terrore, quali tratti più negativi della nuova società, interpretati che sulle tele con una tavolozza cupa e raffigurazioni intense.
Tra i capolavori esposti a Palazzo Reale, si possono ammirare

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l'«Autoritratto» di Goya del Prado, affiancato a quello di Delacroix degli Uffizi, mentre le raffigurazione del Re Carlo IV e della Regina Maria Luisa di Parma dall'Archivio Generale delle Indie di Siviglia, realizzati da Goya come ritrattista di corte sono in dialogo con la splendida «Mujer con mantilla» di Pablo Picasso dal Museu Picasso di Barcellona. A rappresentare i suggestivi squarci di vita quotidiana ci sono, sempre di Goya, «L'arrotino» (Museo di Belle Arti di Budapest) o

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«La lattaia di Bordeaux» (Prado), ma anche le famosissime incisioni dell'artista aragonese provenienti dalla Biblioteca Nazionale di Madrid, che anticipano le atmosfere grottesche di «Circus Trio» di Georges Rouault (dalla Phillips Collection di Washington), «Lampo nero» di Paul Klee (Collezione Surroca di Barcellona) e D«onna e uccelli nella notte» di Joan Mirò (Fondaciò Joan Mirò).
Non mancano i celeberrimi toni cupi di Goya in opere come la «Decollazione» e «Il rogo», accanto ai violenti «Madre con bambino morto» di Picasso (dal Reina Sofia di Madrid) e «Trionfo della morte» di Renato Guttuso (Gnam di Roma).
La mostra si chiude con opere di forte impatto emotivo: tra le altre,

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il «Cristo nell'orto degli ulivi» di Goya, «Pittura A» di Jackson Pollock, «Tre studi per un ritratto di Peter Bear» di Francis Bacon e «Red Man with Moustache» di Willem de Kooning.

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Potete visitare la mostra virtualmente qui

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