domenica 27 giugno 2010

LA TRUFA

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Ensamble Studio

Antón García- Abril e Ensamble Studio realizzano un’architettura tellurica sulla costa spagnola.

La Trufa è una piccola casa di vacanze realizzata da Ensamble Studio, nel nord della Spagna. Una apparizione quasi onirica al margine di un bosco. Ne anticipiamo le immagini di Roland Halbe. Il testo è la memoria di progetto degli stessi architetti.

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Il Tartufo è un pezzo di natura costruito con la terra e ripieno d’aria. Lo spazio tra una pietra che si accomoda sul terreno e si mischia con il territorio. Si mimetizza imitando la struttura dei processi di formazione dei minerali e si integra con l’ambiente naturale conformandosi alle sue leggi.

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Abbiamo fatto un buco nel terreno ammassando la terra rimossa lungo il perimetro della buca e ottenendo una diga contenitiva priva di consistenza meccanica. Poi abbiamo materializzato l’aria costruendo un volume utilizzando delle balle di fieno e inondando lo spazio tra la terra e l’aria per renderlo solido. La massa di cemento versata ha avvolto l’aria e si è protetta con la terra. Il tempo è passato e abbiamo rimosso la terra scoprendo una massa amorfa.

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La terra e il cemento si sono scambiate le loro proprietà. La terra ha ceduto al cemento la consistenza, il colore, la forma e l’essenza mentre il cemento ha dato alla terra la sua forza e la struttura interna. Quello che abbiamo creato però non è stato solo architettura; abbiamo fabbricato una pietra.

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Abbiamo fatto dei piccoli tagli usando una macchina per l’estrazione in modo da esplorarne il punto centrale e abbiamo scoperto la massa interna costruita con il fieno e compressa con la pressione idrostatica esercitata dal cemento sulla fragile struttura vegetale. Per svuotare l’interno ci siamo serviti dal vitellino Paulina che ha gustato i 50 m3 di buon cibo per circa un anno passato il quale ha lasciato l’ambiente già adulto e con un peso di 300 kg. Dopo aver mangiato il volume interno, lo spazio appariva, per la prima volta dopo molto tempo e dopo essere stato un rifugio per l’animale e una massa vegetale, ripristinare la condizione architettonica di un tartufo.

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L’architettura ci ha sorpresi sotto molti aspetti. L’ambiguità tra il naturale e l’artificiale e la complessa materialità che lo stesso elemento costruttivo – la massa di cemento non rinforzato – poteva dare al piccolo spazio architettonico su una scala differente.

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© Roland Halbe
Dall’amorfa consistenza del suo aspetto esteriore alla violenta incisione del taglio che rivela la sua vocazione architettonica e porta all’espressione fluida della solidificazione interna del cemento.

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 © Roland Halbe
Questa densa materialità che da’ ai muri verticali un aspetto rustico deriva dalla misura delle balle di fieno e contrasta con la liquidità continua del soffitto che evoca il mare, immobilizzato nell’architrave della cornice spaziale, che guarda sublimemente all’oceano Atlantico, evidenziando l’orizzonte come unica linea tesa all’interno dello spazio.

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© Roland Halbe
Per dare allo spazio tutte le comodità delle condizioni di abitabilità necessarie, prendiamo come motivo dominante il “Cabanon” di Le Corbusier ricreandone il programma e le dimensioni. Si tratta del “Cabanon of Beton” il riferimento che fa del tartufo uno spazio abitabile nella natura e che ci ha ispirati e soggiogati. La lezione che impariamo è l’incertezza che incontrata nel desiderio di costruire con le nostre mani un pezzo di natura, uno spazio contemplativo, una piccola poesia.
Antón García- Abril

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© Roland Halbe
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© Roland Halbe


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© Roland Halbe

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