sabato 27 giugno 2009

I PAESAGGI FRA TERRA E CIELO

Van Gogh è dappertutto. Sulle confezioni di biscotti, sui manifesti giganti appesi all’aeroporto, sui muri del centro della città, perfino sull’etichetta della birra Ueli. Il volto del pittore maledetto, incorniciato dalla barba rossiccia, ha letteralmente invaso Basilea.

Campi di grano in Provenza 1888


E’ qui, nella Svizzera nord-occidentale, in questa città appoggiata sulle sponde del Reno, che il Kunstmuseum ospita la “prima mostra dedicata interamente ai paesaggi” dipinti dall’artista olandese. Non proprio un tema secondario nella produzione del pittore, tra i più amati dal grande pubblico. Come non pensare, infatti, quando viene evocato il suo nome, ai campi di grano mossi dal vento, oppure ai cipressi che si stagliano su di un cielo percorso da nuvole?


Campo di fiori in Olanda 1883

L’esposizione, intitolata “Vincent Van Gogh. Fra terra e cielo: i paesaggi”, in cartellone fino al 27 settembre, offre al visitatore una panoramica di settanta tele. Un percorso che permette di seguire i cambiamenti e l’evoluzione dell’artista lungo la sua breve, folgorante parabola. Dai primi quadri olandesi, realizzati a Nuenen, dominati da tinte scure, “sporche”, che segnano l’avvio della carriera di Van Gogh alle opere del periodo parigino, caratterizzate da una forte luminosità e nelle quali si nota la rielaborazione personale delle suggestioni impressioniste. Per arrivare alle tele di Arles, dove i colori si fanno più luminosi e le pennellate più decise, i cieli si tingono di un azzurro intenso e i campi di grano della tonalità dell’oro. Fino ai quadri dipinti durante la degenza alla clinica di Saint –Remy: forti, vibranti, pieni di vortici e gorghi, pervasi da un atmosfera mistica, quasi soprannaturale.



Cipressi 1889


Entrata dei giardini pubblici di Arles 1888

La conclusione del percorso è affidata alle opere che scandiscono gli ultimi mesi di vita dell’artista, trascorsi ad Auvers-sur -Oise, nel nord della Francia. Una serie di paesaggi che mostrano gli esiti più audaci dell’arte di Van Gogh: le linee ora curve, ora dritte, le pennellate che si piegano e si contorcono, i colori a volte sovraccarichi, a volte freddi rispetto, per esempio, agli anni di Arles. La pittura dell’artista viene, qui, portata alle estreme conseguenze con i panorami da lui raffigurati che sembrano racchiudere torsioni, movimenti, turbini perfino negli elementi più statici. Sulle tele realizzate nel luglio del 1890 si chiude la mostra. Di lì a poco, la sera del 27 di quello stesso mese, Vincent Van Gogh si sparerà, proprio in quella campagna che è stata al centro di tanti suoi quadri. Un colpo di pistola che, due giorni dopo, lo condurrà alla morte, ad appena trentasette anni.
Di lui ,Camille Pissarro, con lucida preveggenza, aveva detto: « Costui o diventerà pazzo o ci farà mangiare la polvere a tutti quanti. Se poi farà l’uno e l’altro, non sono in grado di prevederlo…»


Fattoria in Provenza 1888


Paesaggio marino vicino a Les Saintes Maries de la Mer 1888

Ai paesaggi di Van Gogh, la mostra di Basilea affianca quaranta opere dei suoi contemporanei, provenienti dalla collezione del Kunstmuseum, dipinti di Monet, Renoir, Pissarro, Cezanne, Gaugin che permettono al visitatore di stabilire un rapporto con l’arte che fornì ispirazione e confronto al pittore olandese

Pescando in primavera, il ponte di Clichy,1887

“Vincent Van Gogh. Fra terra e cielo: i paesaggi”.
Kunstmuseum, Basilea, fino al 27 settembre. Orari: da martedì a domenica dalle 9 alle 19. Ingresso: 28 chf, ridotto 18 chf, dai 13 ai 18 anni 10 chf, gratis sotto i 12 anni.
http://www.kunstmuseumbasel.ch/ http://www.vangogh.ch/

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