giovedì 10 giugno 2010

LE FORME NELLO SPAZIO DI JANNIS KOUNELLIS

L’artista greco maestro dell’«arte povera» in mostra a Bari

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AGI) - Sino a lunedi' 20 settembre Bari ospita un particolare progetto espositivo, protagonista Jannis Kounellis. La mostra, promossa dal Comune di Bari in collaborazione con l'associazione onlus "Di Segno in Segno", coinvolge due luoghi significativi del capoluogo pugliese, il Teatro Margherita e Piazza del Ferrarese, scelti dallo stesso artista per costruire un dialogo con la citta' e le sue opere, concepite site specific. Curato da Annamaria Maggi e Vito Labarile, il progetto si muove su due diversi registri di intervento artistico che insieme costituiscono un percorso unitario, coerente: un primo piu' intimo, da scoprire insieme alle suggestioni di un edificio altamente simbolico della citta' violato dal tempo, e un secondo, inaspettato e palese, di arte pubblica, in una piazza dalle forti contaminazioni storiche. Kounellis, da sempre stimolato dal fascino di luoghi "centrici" per intraprendere nuove esperienze creative, vi si inserisce con la propria poetica, si innesta nel tessuto connettivo per dar vita a una sensibile trasformazione che matura in un rapporto di specularita' fra l'opera d'arte e gli spettatori. Bari, con Napoli e Barcellona, sara' la terza citta' in Europa ad esporre una scultura di Kounellis all'aperto, in piazza del Ferrarese. L'opera sara' svelata al pubblico in occasione dell'inaugurazione questa sera alle 19.00.(AGI) Cli/Sec

Jannis Kounellis a Bari rianima il Margherita

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di Antonella Ardito
Ferro nello scheletro, carbone sull’acqua e la condizione dell’uomo moderno schiacciato da multipli pesi sulla tela della sua vita: Jannis Kounellis torna a Bari con le sue forme e la sua arte per la mostra tra il teatro Margherita e piazza del Ferrarese promossa dal Comune di Bari in collaborazione con Vito Labarile e Annamaria Maggi. Le mostra sarà inaugurata questa sera alle 19: accanto ai cappotti schiacciati sulla tela e ai trampoli verso l’infinito pronti a sfondare la cupola dell’incompiuto Margherita, l’artista greco ma italiano di adozione, proporrà alla città un’installazione all’aperto in piazza del Ferrarese, che i baresi dovranno tutelare.

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“Questa è arte civile, stiamo cercando di scatenare percorsi di approfondimento del sé – ha spiegato il sindaco Michele Emiliano a margine dell’anteprima della mostra riservata agli addetti ai lavori – nel rudere del Margherita parla delle nostre angosce, dei nostri limiti, ma quella di Kounellis è arte civile, è un valore profondo, lo ha scritto anche il presidente della Repubblica Giorgio Napolitano nella sua lettera di riconoscimento al valore di questa esposizione”. Il maestro amico di Pino Pascali, con il quale diede vita nel 1979 ad un’esposizione in Pinacoteca provinciale, ha recuperato i cappotti per l’installazione barese al mercato di Porta Portese a Roma mentre il carbone fossile riluce nei sacchi di juta, quasi fosse oro.
“Pino è morto troppo presto, con lui ho studiato all’Accademia e avevamo conversazioni e sogni a non finire per il paese, volevamo vedere il senso della modernità del paese. Dell’arte contemporanea poi si è parlato solo in Germania e in America, paese libertario ma fino ad un certo senso”. Nella sua composizione formale made in Bari Kounnellis non nega di essersi lasciato attrarre dall’acqua, elemento costante della vita, fluido di sospensione del teatro Margherita, archetipo del luogo ideale per le rappresentazioni dell’artista del Pireo: “L’Acqua è partenza, è viaggio incerto, è capovolgimento e vita. Questo luogo è una barca alla riva segnata dal tempo, ha una sua unicità, è un punto di forza e ideologico del suo sconvolgente aspetto doloroso. Con il pathos di sempre ho affrontato questo spazio, in questa cavità teatrale si ricompone un urlo che si inserisce con compostezza e prospettiva nella città”. La mostra di Jannis Kounellis sarà aperta fino al 20 settembre, con ingresso gratuito: il Comune di Bari ha investito 70 mila euro per questo progetto, ai baresi il compito di comprenderne il valore.
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