Il rito sacro della pesca Dogon
Mali. Paese Dogon. Parte Nord della Falesia, villaggio di Bamba', dove, da sempre, ovvero dall’insediamento dell’etnia Dogon in questo pezzo magico del Mali si celebra il Rito sacro della Pesca (“Antogo” in dialetto Dogon). Un lago dalle piccole dimensioni ma dal grande potere siede sotto Bamba'.
Sabato, giorno di mercato, e solo quel sabato. “Antogo” si celebra una volta l’anno, da sempre, durane tutti gli altri giorni in questo lago e’ proibito pescare. '
Il giorno di “Antogo” centinaia di Dogon si ritrovano presso il lago di Bamba'; una cornice nera e silenziosa si disegna attorno al lago, fatta di ragazzini, uomini e anziani, che portano una nassa. Le donne non possono partecipare al rituale, avvicinarsi al lago e’ proibito: infatti, in linea con altri aspetti della complessa cosmogonia Dogon che confina la donna lontano dalle dimensioni sacro-ritualistiche, la donna si considera impura per via del ciclo mestruale.
La folla si riversa nel lago, che ormai non si vede piu’; i Dogon si prodigano per catturare il maggior numero di pesci, che ripongono in una borsa a tracolla fatta di pelli, la danza prosegue felice e caotica. L’acqua color fango disegna volti e corpi, l’intensita’ del momento e’ palpabile. Nemmeno 30 minuti dopo un colpo di fucile segna la fine del rito. I pesci verranno tutti raccolti e portati presso l’anziano di Bamba, per poi essere ripartiti equamente tra gli abitanti.
“Antogo” – impermeato di magia e mistero - simbolizza la pace e la coesione tra i villaggi, l’assenza di conflitti e la condivisione dei frutti di un bene comune.
Sabato, giorno di mercato, e solo quel sabato. “Antogo” si celebra una volta l’anno, da sempre, durane tutti gli altri giorni in questo lago e’ proibito pescare. '
Il giorno di “Antogo” centinaia di Dogon si ritrovano presso il lago di Bamba'; una cornice nera e silenziosa si disegna attorno al lago, fatta di ragazzini, uomini e anziani, che portano una nassa. Le donne non possono partecipare al rituale, avvicinarsi al lago e’ proibito: infatti, in linea con altri aspetti della complessa cosmogonia Dogon che confina la donna lontano dalle dimensioni sacro-ritualistiche, la donna si considera impura per via del ciclo mestruale.
La folla si riversa nel lago, che ormai non si vede piu’; i Dogon si prodigano per catturare il maggior numero di pesci, che ripongono in una borsa a tracolla fatta di pelli, la danza prosegue felice e caotica. L’acqua color fango disegna volti e corpi, l’intensita’ del momento e’ palpabile. Nemmeno 30 minuti dopo un colpo di fucile segna la fine del rito. I pesci verranno tutti raccolti e portati presso l’anziano di Bamba, per poi essere ripartiti equamente tra gli abitanti.
“Antogo” – impermeato di magia e mistero - simbolizza la pace e la coesione tra i villaggi, l’assenza di conflitti e la condivisione dei frutti di un bene comune.
Copyright © Matteo Bertolino
Photographer Juchin
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