Victor Humareda nacque a Lampa (Puno), il 6 marzo 1920 e morì a Lima il 21 novembre 1986. Diplomatosi alla Scuola Nazionale di Belle Arti di Lima, nel 1947, ha ricevuto gli eccellenti insegnamenti di Sabogal José e Ricardo Grau, che gli consentirono di comprendere l'importanza del colore come valore estetico. Per i suoi meriti, ha ricevuto una borsa di viaggio per viaggiare in Argentina, dove ha iniziato nel 1950, studiando sotto la guida di Larrañaga, Guido Alfredo e Jorge Soto, nella famosa scuola "Ernesto de la Cárcova" a Buenos Aires. Due anni dopo tornò a Lima e da allora, come lui stesso dice, "vive di pittura e per la pittura". Ha visitato anche l'Europa, per decisione dei suoi sponsor, ma qui la sua permanenza è stata breve, estraniata nel suo mondo che egli solo capiva e condivideva solo con il suo pennello: la sua stanza n. 283 dell 'Hotel "Lima", di Victoria, i personaggi del suo quartiere slum, un combattimento di galli nel Coliseo "Sandia", una corrida a metà ottobre e, talvolta, una visita al porto. Così era Victor Humareda, "l'ultimo dei Bohemians", come dice Eduardo Moll.
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