Ugo Panella inizia la professione di fotogiornalista
alla fine degli anni ‘70 durante la guerra civile in Nicaragua e, più tardi,
nel Salvador e in Guatemala.
La passione per la fotografia
d’impegno civile lo ha portato in vari luoghi del mondo dove il quotidiano è
spesso scandito dalla violenza e dal poco rispetto per la dignità umana. Ha
raccontato la vita neglislum di Nairobi e quella dei senzatetto del
Cairo, dove un milione di esseri umani vivono tra le tombe del più grande
cimitero della città; delle ragazze sfigurate dall’acido solforico in
Bangladesh, delle prostitute bambine, della fatica di centinaia di uomini che
al largo della Birmania smantellano le navi da cargo arenate sulla spiaggia.
Il suo lavoro lo ha portato, tra l’altro, in Albania, Palestina,
Argentina, Bolivia, India, Sri Lanka, Filippine, Oman, Somalia, Etiopia, Sierra
Leone, Sud Africa, Afghanistan e Iraq, realizzando reportage per magazine
italiani ed esteri.
Nel 2009 si aggiudica Il Premio Eugenio Montale per il
Fotogiornalismo – Fuori di Casa/Sconfinando – per l’impegno civile che sempre
ha ispirato la sua fotografia di denuncia.
Panella pone l’individuo faccia a faccia con l’orrore e la violenza
di un mondo che toglie agli uomini, oltre alla vita, anche la dignità. E lo
costringe a guardare.
All images ©
Ugo Panella
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