martedì 31 marzo 2009

UNA CASA A ZERO EMISSIONI



Richard Hawkes, un architetto dell’università di Cambridge ha realizzato una casa a zero emissioni che potrebbe diffondersi su larga scala nel Regno Unito.
Chiamata “Crossway” e situata a Staplehurst, è stata costruita utilizzando una tecnica di 600 anni fa, diffusa nell’architettura medioevale. L’abitazione conserva il calore del sole, assorbe le fluttuazioni termiche e si raffredda naturalmente in estate, senza bisogno di un sistema centralizzato di riscaldamento o raffreddamento.

Il progetto, al quale hanno partecipato anche alcuni architetti dell’Università di Cambridge, propone in particolare una tecnica di costruzione utilizzata per la prima volta in Spagna nel 1382, nota come sistema di “volta catalana” (traduzione dell’espressione “timbrel vault” o “Catalan vaulting”). Si tratta di una copertura ad arco realizzata mediante più strati sovrapposti di mattoni incollati tra loro, con corsi di diverso orientamento, in modo da ottenere solidità senza bisogno di ulteriori strutture di sostegno.

Elemento peculiare del progetto è un grande arco parabolico, con luce di 20 metri, che prende forma dalla combinazione di migliaia di piccole tegole in argilla incollate tra loro.“La volta – spiega Dr Micheal Ramage dell’Università di Cambdrige – assicura sufficiente robustezza strutturale evitando l’utilizzo di ulteriori materiali ad alto impatto ambientale come il cemento armato. Fornisce inoltre grande massa termica, consentendo all’edificio di conservare il calore, assorbire le fluttuazioni della temperatura, e riducendo il bisogno di un sistema centralizzato di riscaldamento o raffrescamento”.


Col tempo la copertura di Crossway diventerà un vero e proprio “tetto verde”. Sulla superficie esterna dell’arco è stata spruzzata una schiuma isolante sulla quale sono stati applicati strati di ghiaia e terreno per la coltivazione di erba e piante.Sulle fondazioni in eco-cemento poggiano una serie di “scatole” a struttura in legno, isolate con carta da giornale riciclata e rivestite in cedro. Ampie finestre a tripla lastra sul lato sud contribuiscono ad un maggiore riscaldamento dei lastroni di cemento.





Oltre all’utilizzo di materiali locali, riciclabili e a basso impatto ambientale, Hawkes ha scelto inoltre di utilizzare innovazioni tecnologiche in tema di risparmio energetico: caldaia a biomassadi 11 chilowatt , un sistema per l'accumulo termico, collettori solari ed un sistema di riciclo dell’acqua piovana.
“L’edificio – spiega l’architetto – dimostra come il design contemporaneo possa rendere importanti i materiali locali ed integrare le nuove tecnologie per produrre case altamente sostenibili che abbiano un basso impatto sull’ambiente”.




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