Spazio a uno dei grandi ‘dimenticati’ della pittura cremonese alla Fondazione Città di Cremona. Storia, mito e allegoria nella pittura di Giuseppe Rivaroli è il titolo della mostra dedicata all’artista nato nel 1885 e scomparso nel 1943 a Roma. Una storia, la sua, che (oltre a ricordarci una volta di più la valenza del detto ‘nessuno è profeta in patria’) incrocia nuovamente la via dell’Associazione ex alunni dell’orfanotrofio Lazzaro Chiappari, lo stesso istituto che, negli anni dell’infanzia, accolse e si prese cura di Rivaroli, prima della formazione artistica a Brera e della carriera romana.
«Questa esposizione può essere vista come l’inizio di uno studio molto più approfondito dell’artista. Rivaroli lo merita senza dubbio», ha spiegato la critica e curatrice dell’allestimento Donatella Migliore, indicando nella biografia del pittore una sostanziale mancanza di informazioni proprio in coincidenza del periodo romano. «Un pittore su cui le notizie hanno sempre scarseggiato — continua Migliore — e che oggi conosciamo un po’ di più grazie al ritrovamento di documenti d’archivio che mi hanno permesso di ricostruire meglio le tappe della sua formazione e della sua storia giovanile, almeno sino al definitivo trasferimento a Roma». La mostra si concentra con particolare cura su una serie di opere caratterizzate dalla presenza di aspetti allegorici, mitologici, storici, ma riesce ugualmente a far luce su diversi aspetti della sua arte (a questo proposito è illuminante l’intervento della stessa Migliore posto in apertura del piccolo catalogo distribuito all’ingresso della mostra).
ORARI E APERTURA. Storia, mito e allegoria nella pittura di Giuseppe Rivaroli rimarrà aperta e visitabile gratuitamente fino al 18 aprile. E’ aperta tutti i giorni feriali il mattino dalle 9 alle 12.30 e il pomeriggio dalle 15 alle 19. Chiusa il sabato.
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