sabato 15 maggio 2010

"EXOTICIS LINGUIS" ALLA GALLERIA PETITOT

In mostra i libri ebraici e orientali della Biblioteca Palatina di Parma
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Il 27 gennaio scorso è stato presentato il nuovo volume della collana Mirabilia Palatina: “Exoticis linguis. Libri ebraici e orientali della Biblioteca Palatina di Parma” (Mup editore). Al suo interno si possono ammirare i codici ebraici e orientali che costituiscono una delle collezioni più ricche al mondo.image Ad aprile, in occasione della settimana della cultura, si è aperta la mostra dove si possonono vedere, per la prima volta, i preziosi documenti. clip_image001[4]
Venerdì 16 aprile 2010, giorno d'inizio della XII Settimana della Cultura, evento promosso dal Ministero per i beni e le Attività Culturali per far conoscere il patrimonio culturale nazionale e le istituzioni che lo conservano, alla presenza del direttore Generale della Direzione generale per le biblioteche, gli istituti culturali ed il diritto d’autore Maurizio Fallace, è stata inaugurata la mostra Exoticis linguis. clip_image002 Libri ebraici e orientali della Biblioteca Palatina di Parma allestita nella Galleria Petitot della Biblioteca Palatina.clip_image001[6]L’iniziativa è promossa dalla Biblioteca Palatina di Parma, dal Museo Bodoniano, dall'Associazione “Amici della Biblioteca Palatina e del Museo Bodoniano”, da Monte Università Parma Editore e sostenuta da Fondazione Monte di Parma e CePIM. Interporto di Parma. clip_image001[8]
La mostra presenta al pubblico, per la prima volta in modo organico, opere rare e preziose custodite nella Biblioteca Palatina di Parma e provenienti dalla straordinaria collezione di manoscritti e libri a stampa ebraici e orientali.clip_image002[4]

La Palatina vanta infatti una tra le collezioni più ricche al mondo di fondi orientali, il cui nucleo originario risale alla fondazione della biblioteca stessa ed è opera del primo bibliotecario Paolo Maria Paciaudi. clip_image001[10] A questo primo nucleo se ne affiancò, nel 1816, grazie all'acquisto della Duchessa di Parma Maria Luigia, un altro ben più cospicuo costituito dalla biblioteca personale di Gian Bernardo De Rossi, studioso di lingua ebraica, docente prima, e preside poi, della Facoltà teologica dell’Università di Parma. clip_image001[12]
La collezione costituisce una delle più ricche collezioni di manoscritti ebraici medievali e contiene, nell' eccezionale raccolta di stampati, la più antica edizione con data certa in caratteri ebraici. clip_image002[6]
Il fondo orientale ed ebraico della Biblioteca Palatina, nato per volontà dei primi due importanti bibliotecari, è stato arricchito ulteriormente nel corso dell’800 e del ‘900.clip_image001[14] L'ultima importante acquisizione risale al 1994 quando il Ministero per i Beni e le attività Culturali acquistò per la Palatina i manoscritti etiopici dell'etnologo Antonio Mordini. clip_image001[16]
Il percorso espositivo sarà articolato in tre sezioni:la prima presenterà alcuni manoscritti e volumi a stampa ebraici, la seconda quelli in altre lingue orientali, in parte restaurati dallo Studio Crisostomi di Roma. image
Chiuderà il percorso espositivo la sezione dedicata alle edizioni “poliglotte” del grande tipografo Giambattista Bodoni per le quali incise i punzoni e le matrici e fuse i caratteri con la consulenza scientifica di Gian Bernardo De Rossi. clip_image001[18]
I testi esposti in mostra sono stati riprodotti in un prestigioso volume (MUP Editore 2009), secondo titolo della collana “Mirabilia Palatina” , nata con l’intento di valorizzare le splendide raccolte della Biblioteca Palatina. clip_image002[8]
L’esposizione, a ingresso libero, proseguirà fino al 31 maggio.clip_image001[20]
È aperta dal lunedì al sabato, dalle 9.00 alle 13.00 e, dal lunedì e al giovedì, anche dalle 15.00 alle 18.00. image Fonte

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