sabato 26 giugno 2010

“I VOLTI DEL SACRO”

una mostra di arte indiana a Roma

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Si intitola India. I volti del sacro. La donazione di Giacomo Mutti al Museo Nazionale d’Arte Orientale la mostra che rimarrà aperta al MNAOR-G. Tucci di Roma dall’ 8 giugno al 10 ottobre 2010. La curatrice Laura Giuliano (con cui hanno collaborato Giovanna Iacono e Anna Maria Fossa) presenta così l’evento:
«Gli oggetti esposti permettono di operare un confronto continuo tra le opere di provenienza “colta” e quelle di produzione popolare, relazione questa che è alla base dell’evoluzione della civiltà e dell’arte indiana. Inoltre offrono lo spunto per approfondire temi attuali e di grande interesse: l’arte, la religione, la vita di villaggio, la cosmologia e la cosmogonia, il vegetarianesimo e la non-violenza».

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Caratteristiche, queste due ultime, della religione che viene presentata nell’ultima sezione della mostra: il Jainismo (o Giainismo), una religione coeva del Buddhismo ma tutt’ora praticata da un’elite (culturale ed economica) in India.
Il percorso espositivo è articolato infatti in tre sezioni: 1) il tempio, 2) il villaggio, 3) il Jainismo, religione della nonviolenza.

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Il Tempio. Il primo nucleo dell’esposizione, con la ricostruzione evocativa di un percorso templare, è dedicato alla religiosità hindu e alle sue figure divine principali – Shiva, Vishnu e la Devi – ai fenomeni dell’ascesi e del tantra e alla rivisitazione che questo pensiero religioso riceve nell’ambito dell’arte popolare.

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Ogni vetrina è destinata ad una particolare divinità del pantheon hindu e comprende tanto immagini di committenza “alta”, quanto raffigurazioni più popolari.

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Il Villaggio. Nella sala dedicata all’arte del villaggio sono esposti bronzi e dipinti collegati al mondo rurale e tribale, realtà simili ma non identiche. Qui, accanto alle rappresentazioni connesse al culto di Shiva e alla religiosità della Madre, già incontrate nella sezione precedente, compaiono immagini di divinità locali e raffigurazioni della cultura tribale.

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Il Jainismo, religione della nonviolenza.
Il Jainismo (o Giainismo) la religione indiana della nonviolenza che tanto influenzò il Mahatma Gandhi, ha avuto un importante ruolo nella società e nella cultura indiane.

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Anche in questo caso opere di provenienza “colta” come i fogli manoscritti dal Kalpasutra (un testo che racconta le vite dei più grandi maestri del Jainismo) ed espressivi dipinti di gusto più immediato sono  esposti gli uni accanto agli altri a dimostrare la complessità e la vivacità della cultura indiana.
Si prenderà spunto da questo ambito per trattare gli argomenti del libro e della scrittura in India e per illustrare i temi del vegetarianesimo e della non-violenza.
Aggiungo che quest’ultima sezione si presenta di particolare interesse perché sono assai rare, in Italia, le occasioni per ammirare l’arte Jainista.
Fonte

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