INAUGURAZIONE
Oggi giovedì 28 ottobre 2010 alle ore 18.00
Milano, Sale Panoramiche del Castello Sforzesco
29 ottobre 2010 – 10 gennaio 2011
Una grande mostra, promossa dall’Assessorato alla Cultura del Comune di Milano, presenta per la prima volta in maniera organica il rapporto tra la fotografia e i mutamenti che hanno investito, nel corso dell’Ottocento, la città di Milano, avviata a divenire capitale culturale ed economica del nuovo Stato unitario. Un’indagine capillare svolta soprattutto sui preziosi fondi fotografici del Civico Archivio Fotografico di Milano, fondato nel 1933 al Castello Sforzesco, Istituto che conserva una delle più importanti raccolte italiane di fotografie, datate dal 1839 ai giorni nostri, fatta oggetto di catalogazione scientifica e di valorizzazione da più di dieci anni.
“Deroche & Heyland” (1864 -1868) Costruzione della tettoia del braccio settentrionale della Galleria Vittorio Emanuele II Agosto - dicembre 1866 CAFMi, inv. Albo G 107/28
Altre opere in mostra provengono da prestigiosi Istituti milanesi, come la Civica Raccolta delle Stampe “A. Bertarelli” e l’Archivio Storico Civico e Biblioteca Trivulziana, al Castello Sforzesco, e l’Accademia di Belle Arti di Brera, che fu subito interessata al nuovo mezzo fotografico e costituì una delle più antiche e preziose collezioni di fotografie. L’indagine ha coinvolto anche le fonti dell’epoca, manoscritte e a stampa, per far emergere nella sua ampiezza la storia della fotografia milanese e dei suoi protagonisti.
Icilio Calzolari (1833-1906) Il Lazzaretto visto dall’alto dei Bastioni di Porta Venezia 1882 CAFMi, inv. Albo G116/18
L’esposizione si apre sul confronto con le incisioni, qui suggestivamente accostate a stampe all’albumina di datazione più tarda, caratterizzate dal medesimo impianto prospettico, a segnare una continuità, lungo tutto il secolo, nella raffigurazione dei più celebrati monumenti cittadini. Seguono poi diverse sezioni dedicate ai principali luoghi milanesi, dai monumenti più carichi di storia come il Duomo o le numerose chiese della città, fino ad edifici di nuova costruzione (uno su tutti la Galleria Vittorio Emanuele II) o che hanno subito nell’Ottocento notevoli modifiche della loro immagine e del loro assetto, subito consegnate dalla fotografia alla memoria visiva dei posteri.
Pompeo Pozzi (1817 – 1888), attr. Santa Maria delle Grazie 1860c – 1868 CAFMi, inv. FM C 309
Dalle incisioni, quindi, selezionate dalla celebre serie di stampe Artaria tratte da dagherrotipi, provenienti dalla Raccolta “A. Bertarelli”, alle vedute fotografiche dei grandi fotografi professionisti, tra i quali basti fare i nomi di Alessandro Duroni, Luigi Sacchi, Pompeo Pozzi, Giulio Rossi, Hippolyte Deroche e Francesco Heyland, la mostra, attraverso una selezione di più di duecento fotografie, mira a far emergere una storia rimasta per lungo tempo in ombra, assorbita spesso da una troppo facile inclinazione al ricordo sentimentale del tempo che fu, teso a relegare la fotografia ai margini della cultura figurativa e a ridurla a mero apparato illustrativo.
Fotografo non identificato Piazza del Duomo con l’isolato del Rebecchino e il Portico dei Figini 1855c – 1856c CAFMi, inv. FM D 22
Si è così voluto rovesciare il punto di vista sull’argomento, proponendo all’attenzione del pubblico l’”oggetto” fotografia in tutta la sua pregnanza di significati, non riconducibili alla mera documentazione né tanto meno all’individuazione esclusiva di presunti valori estetici, nella consapevolezza che la fotografia sta in un “altrove”, a metà tra documento e opera, senza nulla escludere dell’uno o dell’altra, ma senza nemmeno poter essere soltanto l’uno o l’altra.
Pompeo Pozzi (1817-1888), attr. Veduta di Porta Ticinese 1872 – 1880 ca. CAFMi, inv. FM E 55
Il catalogo che accompagna la mostra, edito da Allemandi & C., attraverso i contributi di diversi studiosi, offre un ampio spettro di approfondimenti, dal rapporto dei fotografi con l’Accademia di Brera, o con altre istituzioni cittadine, quali quelle scientifiche, al rapporto tra fotografia e architettura e tra fotografia e sviluppo urbano. Ulteriori elementi d’indagine sono poi offerti dallo spoglio delle riviste d’epoca, anche del settore scientifico, dal regesto dei trattati d’argomento fotografico pubblicati a Milano, per concludere con le sezioni dedicate alle schede scientifiche delle fotografie e alle biografie dei fotografi, che restituiscono la mappa del professionismo milanese. Un utile strumento per gli studi e una rigorosa ricerca storica che contribuiscono a ribadire la centralità e l’importanza della fotografia nella cultura dell’Ottocento.
Fotografo non identificato Spettacolo nautico e pirotecnico nell’Anfiteatro dell’Arena Dopo il 2 agosto 1863 Albumina Milano, Civico Archivio Fotografico, Fondo Lamberto Vitali, inv. LV 1152
Lo sguardo della fotografia sulla città ottocentesca Milano 1839 - 1899
Milano, Sale Panoramiche del Castello Sforzesco
Martedì – domenica
lunedì chiuso
ore 9.00 - 13.00 e 14.00 - 17.30 (ultimo ingresso ore 16.30)
Ingresso gratuito
Il curatore della mostra terrà delle visite guidate nei seguenti giorni: 23 novembre, 9 dicembre, 14 dicembre (ore 15.30)
Per informazioni:
Civico Archivio Fotografico Milano, tel. 02.88463664
(ore 9.00 – 16.00)
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