lunedì 15 novembre 2010

LE MUMMIE DI BURGIO, TESTIMONI DEL PASSATO

Suggestiva ed al tempo stesso intrigante : così possiamo definire la visita al Museo delle Mummie recentemente inaugurato al Convento dei Cappuccini di Burgio.

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Attraverso un finanziamento della Comunità Europea hanno ripreso forma una cinquantina di mummie prima abbandonate al degrado ed alla distruzione.
I lavori di restauro sono stati condotti dall'architetto Umberto di Cristina che ha sapientemente mantenuto intatto lo spirito originario dello stile francescano.
I restauri hanno riguardato il monastero, la Chiesa dei Cappuccini, la cripta e le mummie.
Chi si è occupato del restauro ha dovuto faticare molto per rimettere ordine tra i resti di ossa, insetti, stracci, ragnatele. Ma, con pazienza e competenza, tutto ha ripreso forma ed oggi l'intero convento è ritornato all'antico splendore restituendo ai corpi restaurati la dignità di una dimora.
La cripta, oggi Museo delle mummie, si trova sulla sinistra dell'unica navata della Chiesa dei Cappuccini, ubicata ai piedi del paese di Burgio, accanto al cimitero monumentale anch'esso ristrutturato di recente.
Il convento, la cripta e le mummie sono state sottoposte ad un delicatissimo restauro.
Il convento di Burgio (edificato tra il 1634 ed il 1647, in sostituzione del primitivo romitorio -1580) venne secondariamente ricostruito ricalcando il modello costruttivo di Antonio da Pordenone: chiesa ad una navata, coperta a capanna, con un rudimentale, singolare sistema di capriate in muratura, poggianti sulla volta della chiesa in modo che il tetto potesse stare, sia pure a mala pena, in piedi; prospetto semplicissimo, rivolto verso la cittadina di Burgio, con un piccolo campanile a vela.
Alla sinistra della navata, la sepoltura, una cripta con piccole nicchie per ospitare le mummie di religiosi e benefattori. Sulla destra il corpo a due elevazioni delle celle del convento.
Il lavoro di risistemazione dei corpi mummificati rinvenuti nelle casse non è stato semplice : corpi e vesti sono stati disinfestati e disinfettati e, alla fine di questo procedimento che ha visto anche l'impiego di tecnologie particolari ed esami di laboratorio, i corpi sono stati denudati per permettere il restauro separato di scheletri e tessuti.
Tutto, compreso i corredi funebri, sono del XVIII, del XlX e del XX secolo. Si tratta di tessuti anche pregiati, velluti, sete, taffettà, lini, merletti, pizzi, oltre che di monili, di corone di spine, coronane di grani per il rosario, di scapolari, cappelli, scarpe, calze ed altri piccoli oggetti. 
I cappuccini usano particolari tecniche di mummificazione dei cadaveri : dopo averli denudati e depurati dagli organi interni, i corpi venivano fatti purgare per un anno in appositi colatoi per essere poi essiccati, ripuliti e profumati con unguenti aromatici; alla fine i corpi venivano riempiti con stoppie e tenuti in piedi con bastoni.
Ogni cadavere riprendeva forma attraverso i vestiti scelti dalle rispettive famiglie e poi erano sistemati nelle nicchie della cripta oppure dentro le casse di legno, talvolta insieme ad altri familiari.
Nella Chiesa dei Cappuccini di Burgio sono state rinvenute ben 49 mummie, esposte oggi nell' antica cripta trasformata in museo.
Il Museo è visitabile tutti i giorni, domenica compreso, contattando l'Ufficio Turistico del Comune di Burgio che potrà disporre anche l'accompagnamento con una guida.
Per prenotazioni ed informazioni :
Dott.ssa Vincenza Miceli, 0925/65013 - Fax : 092565007; comuneburgio.turismo@libero.it

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Volti di un'umanità che fu: ecco le mummie di Burgio.

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Sono esposte nella cripta del Convento dei Cappuccini.

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La cripta è stata restaurata insieme alla chiesa, risalente al 1637.

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Un lavoro minuzioso che ha portato alla luce vari personaggi: religiosi, marinari, nobildonne.

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