La galleria Alberto Peola ha il piacere di organizzare la seconda personale di
Gabriele Arruzzo.
La mostra prende vita dal contesto in cui è organizzata: Torino, la città al centro delle celebrazioni dei 150 anni dell’Unità d’Italia. Se all’arte si chiede di sollecitare uno sguardo diverso su fatti e rappresentazioni, Arruzzo sceglie di suggerire parti "in ombra", meno conosciute e non celebrate, di un fenomeno storico così complesso come il Risorgimento e di rimandare, fin dal titolo
L’affossamento, a un’idea di progetto incompiuto, di rivoluzione in parte tradita. Segue
qui
<><><><><><><><><>
Calpesti e derisi. Sì, gli italiani
Avviso ai lettori: se siete orgogliosi della vostra nazione e del suo presente, non leggete questa recensione. E soprattutto, non visitate la mostra di Gabriele Arruzzo, allestita fino al 30 giugno da Alberto Peola a Torino.
Gabriele Arruzzo - Proposta per il nuovo stemma della Repubblica Italiana - dettaglio
“
Penso che le celebrazioni dell’Unità si siano svolte in un sentimento condiviso di vergogna più che sotto uno spirito di orgoglio nazionale”.
Gabriele Arruzzo (Roma, 1976; vive a Pesaro) non va per il sottile e, nella sua seconda personale da Alberto Peola, mette in scena le contraddizioni del nostro Paese.
L’affossamento, il titolo della mostra, è quello di una nazione che “
fa i conti con un presente affaticato, anziano… affossato”.
senza titolo (l'affossamento), 2011
stampa su carta cotone, legno, vetro, bitume, 25x25x4cm
Si parte con una stampa popolare di fine Ottocento che rappresenta Garibaldi come un Cristo risorgimentale, simbolo di quella che una volta era la patria di “
poeti, artisti, eroi, santi, pensatori, scienziati, navigatori e trasmigratori”, come scritto sulla facciata del palazzo dell’Eur. Si finisce, idealmente, con
Proposta per il nuovo stemma della Repubblica Italiana, che celebra l’Italia attuale attraverso i luoghi comuni che la circondano. Lo stemma disegnato dal torinese
Paolo Paschetto, si riempie così di simboli massonici, tranci di pizza, Pulcinella e Arlecchino in abiti fascisti, corone funebri.
Stefano Riba
ritratto del brigante Terenzio Grossi (1832-1862), 2011
smalto e acrilico su tela, 180x150cm
Proposta per il nuovo stemma della Repubblica Italiana, 2011
smalto e acrilico su tela, 180x180cm
Orario: da lunedì a sabato dalle 15.30 alle 19.30 mattino su appuntamento
Torino // fino al 30 giugno 2011
Nessun commento:
Posta un commento