Wendell Phillips fotoreporter accreditato anche dall'Onu,
per servizi fotografici.
Attenzione:
immagini non adatte a persone sensibili!
Wat Phrabat Nampo è un tempio buddista e un ospizio per malati di aids a 120 chilometri a nord di Bangkok, Tailandia.
La lista di attesa per entrare è di oltre 6000 persone, così soltanto quelle persone verso le fasi terminale della malattia vengono accettate. In media muoiono tre pazienti al giorno nel tempio e dieci persone al giorno muoiono durante la stagione delle pioggie.
Tongjua Chotpanyo prega nel tempio di Phrabat Nampo. Chotpanyo è uno di molti monaci buddisti ospitati nel tempio positivi al virus Hiv.
Al Wat Phrabat Nampo non si offre morfina per attenuare i dolori, cosi' tanti pazienti soffrono e resistono a periodi lunghi di dolore.
Panuda Panadeet 29 anni, è stata infettata da suo marito ed è stata abbandonata dalla sua famiglia, e come la maggior parte delle donne sono al Wat phrabat nampo. L'immagine posta al suo fianco le fa' ricordare i periodi migliori della sua vita.
Tongjua Chotipanyo medita nella sua baracca al Wat Phrabat Nampo. Quasi tutti i monaci buddisti del tempio hanno l'aids, questo e' un concetto difficile da accettare da parte della societa' thailandese.
Una volontaria tiene la mano di un paziente vicino alla morte.
Una paziente aspetta la visita degli amici al Wat Phrabat Nampo.
La volontaria Meegans ride mentre Neeyoungsing prova a nascondersi per evitare la macchina fotografica.
Una volontaria si offre a fare un massaggio a Neerat Neeryoungsing al fourth floor conosciuto come la zona d'agonia. Il ruolo dei volontari è di cambiare i letti, servire e imboccare i pazienti, alla pulizia del corpo dei pazienti ed ad effettuare eventuali massaggi. Il cuscino è fatto spesso con delle erbe impacchettate e cotte a vapore in un panno per alleviare i dolore muscolari .
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