Dopo essere entrata in contatto con la fotografa ungherese Kati Horna , rinuncia a terminare gli studi per lavorare come assistente di camera oscura per Manuel Álvarez Bravo . Negli anni Ottanta viene contrattata dal Governo messicano per illustrare libri scolastici.
Il risultato del suo lavoro, ampliato con esplorazioni in Guatemala, Bolivia ed Ecuador, dà vita ad un libro di straordinario successo: "Witnesses of Time". Il mondo indigeno viene ritratto cercando di rappresentarela dimensione temporale circolare in cui vivono i gruppi nativi.
Dopo la nascita della sua seconda figlia, Flor intraprende un nuovo percorso che la riconduce "alle origini", intese come radici dell'universo femminile, spesso rappresentate mediante la mitologia greca o cristiana, nella rappresentazione della fertilità.
Attraverso le sue immagini traspare una figura femminile magica, circondata da una natura intensa e silenziosa. Tra gabbie, veli neri e maschere che nascondono visi e corpi, viene fuori una donna che non può muoversi o svelarsi liberamente.
La fotografa, con bianchi e neri suggestivi dalle forme equilibrate, rappresenta la femminilità nella sua essenza, una femminilità ancorata alla terra e alla semplicità del corpo. L’opera dell’artista unisce il tempo contemplativo della messa in posa sul cavalletto, al tempo istantaneo capace di conservare.
Le fotografie di Flor Garduño ricostruiscono un ordine cosmico in cui ridare volto, nome e destino ai protagonisti di una storia dimenticata, sanando le ferite dolorose del tempo per mezzo della bellezza dell’arte.
All images © Flor Garduño
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