Nel mio progetto quei momenti di incanto diventano il tentativo di fusione con la natura. La stessa natura dalla quale il poeta si sentiva abbracciato, confortato, avvolto.
Oltre l’orizzonte, oltre il limite, oltre il terreno…. penetrare la superficie di materia, luce, fotografia…trasparire. Migrare in altra dimensione.
Fili d’erba germinano dalla pelle, bucano gli occhi, parlano dalle orecchie.
La terra divora, mastica, fagocita…
la pelle diviene acqua, i capelli sterpi intricati, la bocca anfratto per radici.
Essere filo d’erba tra i fili d’erba.
Fonte
All images © Francesca Della Toffola
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