Tra le montagne, sospeso tra Budda e il cielo, il Ladakh si mostra in tutta
la sua bellezza con testi e foto di Anna Rita Carrisi
Attraversando il Ladakh
Luglio 2013
C’è una terra straordinaria in Oriente capace di
imprigionare il cuore di chi l’attraversa. La paragonerei ad una stella
caduta sulla terra, un angolo di paradiso dimenticato. L’altopiano del Ladakh, chiamato anche ilpiccolo Tibet. I pendii rocciosi delle valli sono un libro aperto di geologia che
affascina chiunque per la varietà dei colori, con l’alternarsi degli strati e
delle cenge, con i grandi mammelloni sabbiosi. Il paese deglialti valichi, nomi che provano a evocare, senza riuscirci completamente, la
meravigliosa sensazione di trovarsi in una terra unica
al mondo. Oasi polverose circondate che si alternano ai monasteri lamaisti, fortezze in miniatura dove il tempo sembra
fermo a un’epoca lontana, un luogo remoto e dalla natura sproporzionata dove
tutto ha una sua spiegazione poetica o mistica, frutto della serenità e della
fede di uno dei popoli più intimamente religiosi del pianeta. Entrando
silenziosamente nei monasteri della valle dell’Indo, camminando nelle
immense distese aride e selvagge circondate dalle vette
innevate, sono riuscita a scivolare nella pace di un mondo antico, fatto di
persone dai gesti semplici e di una spiritualità così profonda da lasciare
tracce indelebili nella propria memoria.
Non puoi percorrere la Via prima di
essere diventato la Via stessa.
Gautama Buddh
…… E Tutto scorre
“All’inizio e alla fine del mondo tutto
era acqua e tutto diverrà acqua”
E’ l’antico testo del Kata Sarit Sagar a rammentarci che fra questi due
estremi il mondo si evolve e si dissolve in una serie interminabile di cicli
attraverso milioni di anni. L’uomo partecipa a questo dilemma, appare e
scompare di volta in volta nel corso delle ere. Il pensiero
indiano provvede ad offrire una via di salvezza in questo trauma, attraverso il
distacco del proprio io dalla ruota senza fine dell’esistenza. Questo distacco
può essere operato quando si raggiunge l’asceteismo e la meditazione, annullando il desiderio di possesso, così che ognuno
possa guardare aldilà dell’esperienza umana ed apparente. Altre vie sono
offerte al Karma, raggiungimento degli obiettivi positivi, dalla Bakti, amore e
adorazione per dio, dal dharma, senso della giusta azione. Questi percorsi
spirituali permettono di raggiungere la moskha (liberazione) che conduce il se
aldilà del tempo dove il legame con la causa è profondo ed entriamo in uno
stato di sonno senza sogni, conosciuto come turiya.
L’uomo ideale (uttam purusha ) è chi ricerca questa visione e gioisce per
il benessere di tutte le creature
Chhandogya Upanishadd
8.12 viaggiofotografico
Biografia
“Ciao, mi chiamo Anna Rita, vivo a Milano. Sono una Docente
in Scienze Motorie ma con una grande passione per la fotografia. Io credo che
ognuno di noi trovi o prima o poi la forma per poter esprimere ciò che è
custodito dentro. C'è chi la chiama La Propria Ombra, ma per me rappresenta la
Luce. Cerco con i miei occhi di catturare ciò che il quel momento mi emoziona e
cerco di trasmetterlo. Sono sempre alla continua ricerca dentro di me, quindi
nell'infinita ricerca interiore. Amo la fotografia da quando frequentavo l'
Università di Scienze Motorie dove tra le varie discipline ho studiato anche
Cinematografia Sportiva . E' stato lì che il mio interesse è nato. Ma per
ragioni d' impegni familiari e lavorativi l'ho un po soffocato. Solo negli
ultimi anni lascio che questa passione viva, perchè tutte le volte che la vivo
mi emoziona. “
Anna Rita
Anna Rita
All images © Anna Rita Carrisi
Grazie l'ho Scoperto solo ora Grazie infinite
RispondiEliminaGrazie a te, Anna Rita, per le tue splendide immagini.
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