Può sembrare
strano, ma il freddo filo metallico può rivelarsi uno dei materiali più
adatti a rendere il calore e la vita della figura umana. Estremamente duttile,
manipolato dalle mani giuste può essere piegato nelle forme della bellezza. É
quello che fa Richard Stainthorp, artista inglese le cui eccezionali sculture
sono il perfetto esempio di come una materia apparentemente fredda come il
metallo possa prendere vita.
Energia e fluidità
Le sculture
a grandezza naturale di Stainthorp raffigurano angeli, donne, alberi: in
ciascuna di esse – quasi fossero fotogrammi – lo scultore coglie e ferma nel
suo culmine l’energia del movimento, reso in tutta la sua fluidità dai
fili di metallo che segnano le “nervature” dei corpi: i fili di metallo sono,
infatti, perfetti per imitare i muscoli e le curve del corpo umano.
Richard Stainthorp non è l’unico scultore ad aver scoperto ed usato questo
materiale, naturalmente, ma sicuramente uno di quelli che ha raggiunto i
risultati più sorprendenti.
Un lavoro duro
Nonostante
l’apparenza duttile e cedevole il filo di metallo è un materiale molto
duro da lavorare. La sfida di Richard Stainthorp è stata quella di
ricavarne non semplici decorazioni, ma figure tridimensionali. Il suo
lavoro è incentrato tutto sulla bellezza della figura umana, donne
soprattutto, studiata e resa in tutti i suoi dettagli e – soprattutto –
da ogni sua angolatura. virtual14
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