domenica 12 luglio 2009

LUSSO VERDE SULLA RIVIERA MAYA

Un resort di lusso completamente ecosostenibile
in una delle più belle riviere messicane.

Un rendering di Nizuc, sulla Riviera Maya.

L'Ici non li preoccupa. Il caro mutui non li riguarda affatto. Il rispetto dell'ambiente, invece, è una priorità assoluta per i privileged few, ricchi acquirenti e costruttori di case a sette stelle. Come Nizuc, un complesso residenziale sulla Riviera Maya, ideato da Adrian Zecha, leggendario maestro dell'ospitalità (suoi gli Amanresorts) nonché editore delle riviste Asia Magazine e Orientations. Nizuc è un resort da 180 milioni di dollari, ricavato all'interno dell'ex tenuta presidenziale messicana: 3 grandi ville fronte mare (di 1000 mq² l'una), 16 Club Suite (da 167 mq²), 160 pied-ậ-terre, tutte con piscina privata a sfioro. Più un albergo di 45 camere, campo da golf disegnato da Jack Nicklaus, Havana cigar Lounge, piscine, ristoranti, marina privata, e 2000 mq² di spa con trattamenti ispirati alla medicina ayurvedica e alle tradizioni Maya. Il progetto è di Jean-Michel Gathy, l'archistar del Setai di Miami e del One & Only alle Maldive. Gli interni di Jaya Ibrahim. La lista dei conforts lunga quanto una guida telefonica include anche amenities made in Italy come le macchine per il caffè Lavazza e la linea di cortesia dell'hotel firmata Laura Tonatto.Insomma lusso all’ennesima potenza ma…sostenibile. Nizuc è infatti un insediamento environmentally friendly. «Sin da quando lo abbiamo individuato, abbiamo avvertito la responsabilità di proteggere il suo habitat naturale: Nizuc, che nell'idioma dei Maya, vuol dire dono degli dei, si affaccia sulla più grande barriera corallina dell'emisfero occidentale. È lambito da due chilometri di spiaggia e da una riserva secolare di mangrovie, per le quali abbiamo creato una sorta di nursery. In due anni, e grazie all’aiuto di duecento persone, abbiamo rigenerato 200,000 piante», spiega Alan Becker, vulcanico proprietario del resort. Lui, ex direttore creativo della Z film (produttrice di Babel and 21 Grams) e ultimo rampollo di un'antica dinastia di immobiliaristi messicani (i Becker Arquitectos), incarna il modello dell'eco-warrior, con quel suo approccio olistico all'architettura che sta diventando mood imperante.

L'archiettura di lusso ecologica

Basta guardare i paesi del Golfo, l’area a più alta concentrazione di green-building, immobili di prestigio eco-rispettosi. Proprio laggiù infatti, paradossalmente, i petrodollari stanno finanziando il più gigantesco cantiere ecologico.


Emblematico il caso del Bahrain World Trade Center di Shaun Killa a Manama: due torri collegate da tre turbine eoliche giganti che producono energia e soddisfano il 15% del fabbisogno dei residenti-utenti: uffici, pied-ậ- terre occupati da business men, shopping center, caffé e ristoranti. A Dubai, l'architetto tedesco Eckhard Gerber sta progettando un'altra energy tower, Burj-al-Taqa, in arabo: il primo grattacielo al mondo 100% energy self-suficient, grazie a una gigantesca turbina eolica installata sul tetto.
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Riviera Maya resorts paradise for families (cnn.com)

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