Il comico pugliese si esibirà oggi 22 marzo nell’ambito della rassegna “Il teatro che ride”.
"Trenta". Così Giobbe Covatta ha deciso di chiamare il suo nuovo spettacolo. Una scelta per niente casuale, perchè, trenta sono gli articoli che sanciscono i diritti individuali, civili, politici, economici, sociali, culturali di ogni persona presenti nella carta dei diritti dell’uomo, la Dichiarazione Universale dei Diritti Umani, adottata dall’ONU il 10 dicembre 1948.
In base a questo importante documento, nessuno può essere fatto schiavo o sottoposto a torture, nessuno dovrà essere arbitrariamente arrestato, incarcerato o esiliato, tutti hanno diritto ad avere una nazionalità, a contrarre matrimonio, a possedere dei beni, a prendere parte al governo del proprio paese, a lavorare, a ricevere un giusto compenso per il lavoro prestato, a godere del riposo, a fruire di tempo libero, a ricevere un’istruzione.
Sono questi i temi da cui prende spunto il comico che, con ironia e mordente, racconta episodi anche molto vicini a noi e alle nostre società occidentali in cui viene a galla quanto questi diritti siano spesso solo sulla carta.
Affiancato in scena solamente da un leggio, sul quale poggia la carta dei diritti, l’artista denuncia varie ingiustizie, rivelando la naturale propensione umana al malcostume, mentre dietro di lui, su uno schermo, si alternano immagini di schiavitù e torture, violenze e sprechi.
Lo spettacolo “Trenta”, che ha ottenuto lo speciale patrocinio di Amnesty International, è una denuncia sociale in piena regola, portata al traguardo con l’arma sottile e tagliente della comicità.
La pièce, che rientra nell’ambito del progetto Il teatro che ride - rassegna di teatro di pensiero e di comicità, andrà in scena lunedì 22 marzo alle ore 21 al Teatro Fraschini di Pavia.
Per maggiori informazioni:
Teatro Fraschini di Pavia
Biglietteria: tel.0382/371.214
fraschini@comune.pv.it Questo indirizzo e-mail è protetto dallo spam bot. Abilita Javascript per vederlo.
www.teatrofraschini.it
I.P.
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