Pao: «Maestri? I cartoni giapponesi»
Lo «street artist» milanese: «Sui muri niente polemiche, in galleria gioco con la Moratti»
MILANO - Primi anni Duemila: a sorpresa, negli angoli più disparati della città, paracarri di triste cemento grigio si vestono di colore e si trasformano in buffi pinguini. È il primo intervento pubblico di Paolo Bordino in arte Pao, classe 1977, noto writer milanese.
Che subito si mette in luce per umorismo e originalità.
Adesso, negli stessi giorni del processo intentato dal Comune al suo collega Bros, Pao arriva in galleria con la prima personale: una cinquantina di opere, acrilici su tela e vetroresina tra 2007 e 2010, in mostra allo spazio Prospettive d’Arte, via Carlo Torre 29, vernice ore 18.30 (fino al 4/7, tel.02.89.40.83.27, http://www.mondotondo.net/).
E il dibattito si riaccende, anche perché saranno presenti sindaco e vicesindaco: non in carne ed ossa ma in effigie, ironicamente ritratti dall’artista. «Sono quadri anomali per me, gli unici personaggi reali in un mondo di creature fantastiche — spiega —. In strada non sono mai polemico, in galleria ho portato un pizzico di provocazione. Ma più che altro per suggerire uno spunto di riflessione sul writing a Milano.
Che può essere una risorsa e non un problema. Come al cavalcavia della Bovisa, dove con il beneplacito delle istituzioni un anonimo sottopasso è diventato un’opera d’arte collettiva».
Torniamo alla mostra: si può appendere la Street Art alle pareti? «Quando ho dipinto sui muri l’ho fatto per spirito di libertà—risponde Pao –. Ma la strada non deve diventare un recinto. Tecniche diverse, intenti diversi, stesso stile». Lo stile. Morbido e nitidissimo, iperrealista e straniante. «Il substrato viene dalle immagini dell’infanzia, ho mangiato pane e cartoni giapponesi – racconta Pao —. Ma ora prevale il confronto con il surrealismo pop, la cultura underground, il fumetto».
«PAO. MONDO TONDO». Prospettive d'Arte. Via Carlo Torre 29. Tel. 02.89.40.83.27. Dal 20 maggio (ore 18.30) al 4 luglio.
Chiara Vanzetto
Il vicesindaco Riccardo De Corato visto da Pao
Paolo Bordino, in arte Pao
Il sindaco Letizia Moratti trasformata da Pao in un'icona del graffitismo
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