Al Museo del Bargello una mostra sulle fontane che l'artista (di cui si celebra il V centenario della nascita) realizzò per Cosimo I
La mostra ha come tema centrale le straordinarie fontane commissionate ad Ammannati dal duca Cosimo I:
quella destinata al Salone dei Cinquecento in Palazzo Vecchio,
quella del «Nettuno» per la Piazza della Signoria, quelle dell’«Ercole e Anteo» e
dell’«Inverno» per il giardino della Villa medicea di Castello. «La particolarità della mostra, spiega Beatrice Paolozzi Strozzi, è la spettacolare, e non effimera, ricostruzione nel cortile del Bargello della fontana per il Salone dei Cinquecento e perciò detta “della Sala Grande”, composta da sei grandi statue di divinità». Un progetto suggestivo che fu interrotto nel 1560 per realizzare invece la più pubblica (e più propagandistica) «Fontana di Piazza», poi detta del «Biancone», pure affidata all’Ammannati; nei secoli la fontana della Sala Grande ha comunque ornato i giardini granducali di Pratolino e di Boboli, prima di giungere smembrata al Bargello.
In mostra spicca il gigantesco
«Ercole e Anteo» in bronzo, posto in origine al centro del giardino della villa di Castello, ma anche il «Monumento Nari» e altre opere quali
«Leda e il Cigno»,
la «Venere» oggi a Madrid,
il «Genio mediceo»,
la «Opi» dello Studiolo. Ma anche disegni, progetti, documenti e il celebre
«Ritratto di Laura Battiferri» (Museo di Palazzo Vecchio, collezione Loeser), la poetessa moglie di Bartolomeo, dipinto da Bronzino
Nessun commento:
Posta un commento