“Queste foto non sono un “progetto”. O meglio, non fanno parte di alcun “progetto fotografico” come lo si intende oggi. Probabilmente invece possono essere considerate degli appunti per un progetto di vita.
Per metà anno Bangkok è la città dove vivo: l’opposto metropolitano alla mia Firenze museale. Laddove le colline toscane, che continuo ad amare più di ogni altro paesaggio, mi inducono quiete, questa città mi costringe a vivere, a muovermi, ad evolvermi.
Sono venuto qui la prima volta nel 1978 e l’ho vista trasformarsi, da capitale di profumi nuovi ed esotici a metropoli moderna e frenetica.
Vedo i tailandesi come gli italiani dell’Asia: amanti del piacere, del bello, capaci di fare ma senza farne una religione. L’umanità giusta, insomma.
Queste foto rappresentano allora la mia percezione di tutto questo. Una visione irregolare, poiché non vado in giro con la macchina fotografica attaccata al collo in ogni momento, ma oramai ricca di spunti, talvolta drammatici.
Siamo viaggiatori da “bosco e da riviera” come si diceva un tempo, e la città in fondo te lo richiede. Ci sono ricchezza e povertà, spiritualità e perversione, modernità e tradizione, rassegnazione e rivoluzione, in un crogiolo dove tutto si mescola ma non si fonde.”
Per metà anno Bangkok è la città dove vivo: l’opposto metropolitano alla mia Firenze museale. Laddove le colline toscane, che continuo ad amare più di ogni altro paesaggio, mi inducono quiete, questa città mi costringe a vivere, a muovermi, ad evolvermi.
Sono venuto qui la prima volta nel 1978 e l’ho vista trasformarsi, da capitale di profumi nuovi ed esotici a metropoli moderna e frenetica.
Vedo i tailandesi come gli italiani dell’Asia: amanti del piacere, del bello, capaci di fare ma senza farne una religione. L’umanità giusta, insomma.
Queste foto rappresentano allora la mia percezione di tutto questo. Una visione irregolare, poiché non vado in giro con la macchina fotografica attaccata al collo in ogni momento, ma oramai ricca di spunti, talvolta drammatici.
Siamo viaggiatori da “bosco e da riviera” come si diceva un tempo, e la città in fondo te lo richiede. Ci sono ricchezza e povertà, spiritualità e perversione, modernità e tradizione, rassegnazione e rivoluzione, in un crogiolo dove tutto si mescola ma non si fonde.”
hailand, Bangkok, Red Shirts oppose Army on Rama IV road, 15 May 2010 © 2010 Andrea Pistolesi
Thailand, Bangkok, Pan Pha area, 10 April 2010 Black Saturday, Red Shirts and Army first confront and then fight leaving 25 deaths and hundreds of wounded people © 2010 Andrea Pistolesi
Thailand, Bangkok, Red Shirts behind barricade at Sala Daeng intersection, 22 April 2010 © 2010 Andrea Pistoles
Thailand, Khao Lak, Le Meridien Hotel © 2008 Andrea Pistolesi
Thailand, Wat Bang Pra Buddhist Temple, Sak Yant Magical Tattoo © 2009 Andrea Pistoles
Thailand, Isan region, Buriram, Wat Sarbua Buddhist temple festival, Muay Thai kick boxing in temple, Lo Ma young girl boxer © 2010 Andrea Pistolesi
Thailand, Wat Bang Pra Buddhist Temple, Sak Yant Magical Tattoo yearly celebration, tattoo spirits comes to live and produce a state of trance © 2010 Andrea Pistolesi
Thailand, Mae Sot, Mae Tao Hospital Form Burmese Refugees © 2008 Andrea Pistoles © A.Pistolesi Bangkok
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