GIUSEPPE MOTTI
Il “pittore del Po” a Palazzo Farnese: nelle sale dedicate alle mostre, fino al 26 novembre, andrà in scena il “realismo e l'effusione lirica” dell'artista Giuseppe Motti. In esposizione le opere donate dalla moglie Maria Scarani Motti e dalla figliaSonia Motti alla Provincia e dedicate al Grande fiume.
Alcune sue opere:
Giuseppe Motti - Mondine, 1957, olio su tela
Giuseppe Motti - Il Po. I braccianti, 1951 - Olio su tela - Milano, collezione Motti
Giuseppe Motti nasce ad Arena Po (PV) nel 1908. A Milano frequenta i corsi all'Accademia di Brera. Motti si accosta al gruppo dei chiaristi, li frequenta, stringe rapporti di amicizia con Lilloni, ma presto la sua vocazione lo condurrà a percorrere altre strade. Il rapporto dell'artista con la sua terra e la sua gente non è soltanto di ordine sentimentale, è un pensiero costante che ha radici più profonde, è una realtà che fa parte della sua natura di uomo e di artista. Il suo compito è quello di rappresentarla con una immagine segnata dalla sua presenza e partecipazione.
Sul finire degli anni di guerra Motti è impegnato nella “Resistenza” in Val d'Ossola. Dopo la fine del conflitto partecipa al movimento realista e ne diventa animatore, impegnandosi nella ricerca di una nuova espressività.
La letteratura su Motti e la sua opera è vasta ed anche i riconoscimenti sono stati numerosi. Dagli anni settanta si sono susseguite alcune importanti mostre antologiche. Dalla Rotonda della Besana di Milano, al Palazzo dei Diamanti di Ferrara, alla Casa del Mantegna di Mantova, a Jesolo, al Castello Mediceo di Melegnano, a Stradella, al Palazzo del Capitano del Popolo a Reggio Emilia, al Castello Estense di Ferrara, a Villa Litta di Gambolò e poi a Londra, Varsavia, Berlino, Parigi.
Motti muore a Milano il 15 aprile 1988. Il decennale della scomparsa è stato ricordato con una mostra alla Galleria Ponte Rosso di Milano. Fra le mostre postume ricordiamo quelle al Museo Ricci Oddi di Piacenza e al Castello Mediceo di Melegnano. Sempre al Castello Mediceo, nel 2005, la mostra in occasione della donazione fatta dalla famiglia alla Città di Melegnano.
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