Il mio servizio fotografico si basa sull’idea che i principi su cui queste giovani costruiscono la propria vita, siano fortemente dettati dalla cultura asiatica e dall’influenza delle proprie famiglie. Sembra quasi contraddittorio che giovani donne, indotte a sposare degli stranieri pur di migliorare le proprie prospettive di vita, siano poi ritenute responsabili del mantenimento della famiglia d’origine, alla quale devono inviare somme di denaro. Apparentemente sembra che le ragazze cerchino una propria indipendenza, ma in realtà l’affrancamento non è mai totale perché obbligate a ricoprire il ruolo di “brave figlie”.
Io sono originaria della Corea del sud, ma da 15 anni vivo lontana dal mio Paese . Durante l’ultima visita alla mia famiglia ho riscontrato un fenomeno crescente di immigrazione di ragazze vietnamite verso le zone rurali della Corea del Sud.
Mentre viaggiavo in auto nelle campagne, ho notato un piccolo cartello con la scritta “Sposa Vietnamita” e un numero di cellulare. Ho chiamato e tentato di avvicinare alcune famiglie, ma tabù sociali e pregiudizi impediscono a queste ragazze di parlare con gli estranei. Era pressoché impossibile entrare in contatto con le ragazze Vietnamite in Corea.
Tuttavia la mia curiosità non si è placata e da quando sono tornata a Singapore, dove risiedo, ho parlato con svariati giornalisti vietnamiti e ho risalito il Mekong. Ho trovato una piccola isola, Tan Loc, in cui molte ragazze hanno contratto matrimonio con stranieri: il posto perfetto per la mia esplorazione fotografica.
Come previsto, c’è voluto molto tempo prima di conquistare la fiducia della comunità locale. Ogni quattro mesi tornavo sull’isola a fotografare e ogni volta prendevo alloggio in una casa privata, il che mi consentiva di conoscere le abitudini locali. Man mano che sono riuscita a stabilire una sintonia con la comunità, la gente ha iniziato ad aprirsi. Mi hanno permesso di fotografare le loro case e mi hanno aiutato posando in riprese panoramiche.
Per tale motivo, amo dire che questo servizio è stato sviluppato insieme con la gente dell’isola e la sua essenza riflette la condivisione di esperienze ed emozioni.
Le fotografie in mostra sono state scattate quasi esclusivamente sull’isola di Tan Loc presso famiglie in cui le figlie sono già sposate o aspirano a sposarsi con stranieri: l’intento del mio reportage è scavare a fondo per capirne il motivo.”
Oh soon-hwa
BIOGRAFIA
Soon-Hwa è fotografa, curatrice e docente di fotografia. I suoi soggetti prediletti sono le donne e la loro identità in rapporto alla struttura familiare. Ha preso parte a oltre cinquanta mostre negli Stati Uniti, Europa, Asia e Australia: Noorderlicht Photo Festival, National Portrait Gallery Londra, Midlands Arts Centre Birmingham, Houston FotoFest, Ssamzi Art Space, Asian American Art Center, Society for Contemporary Photography, Korean Cultural Center Los Angeles, Palm Springs Dessert Museum, Sotheby’s Young International Art Program. Ha ottenuto borse di studio presso l’Ohio Arts Council, il Korea Arts Council e l’Aaron Siskind Memorial.
Nel 2008 ha frequentato l’ UNESCO-Aschberg Bursaries Program e il Sanskriti Artist Residency Program in India.
Attualmente è docente di fotografia digitale presso la Nanyang Technological University di Singapore.
Copyright Oh Soon Hwa
La collezione di immagini è presente al
Lucca Photo Fest - VII Edizione
19 novembre 2011 - 11 dicembre 2011
Luogo: Chiesa di Santa Maria dei Servi
Comune: Lucca
Indirizzo: Piazza dei Servi
Periodo: 19 novembre 2011 - 11 dicembre 2011
Prezzo: 9.0 euro, unico
Prenotazione:
Telefono: 05834422
Web: http://www.lupf.it/
Luogo: Chiesa di Santa Maria dei Servi
Comune: Lucca
Indirizzo: Piazza dei Servi
Periodo: 19 novembre 2011 - 11 dicembre 2011
Prezzo: 9.0 euro, unico
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Telefono: 05834422
Web: http://www.lupf.it/
soonhwaphoto.com
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