TRA LEGGENDA E NOSTALGIA
Da venerdì 22 giugno al Forma di Milano, la mostra "Zingari" di Josef Koudelka. Più di cento opere del grande fotografo ceco per riscoprire l'universo sognante e senza tempo delle comunità gitane del Vecchio Continente Dalla Boemia alla Romania, dall'Ungheria alla Slovacchia, fino alla Francia e alla Spagna: più di cento fotografie per evocare la nostalgia di un'Europa ormai scomparsa e di un universo che tende spesso a confondersi con la leggenda.
Al via, venerdì 22 giugno a Milano, presso la Fondazione Forma per la fotografia la mostra “Zingari” di Josef Koudelka. Viaggio all'interno delle comunità gitane del Vecchio Continente, l'esposizione segue fedelmente la sequenza del volume Cikáni (zingari in ceco), volume che lo stesso fotografo ceco progettò nel 1970, prima di abbandonare l'allora Cecoslovacchia e rimasto a lungo inedito.
Boemia 1963
Fotogrammi preziosi, quelli di Koudelka, capaci di catturare attraverso un'attenta composizione formale le scene di vita familiare, i momenti di festa, di gioco e di ritualità collettiva.
Un affresco di grande importanza, velato sotterraneamente da una profonda nostalgia: quella della fine dell'epoca del nomadismo zingaro in Europa.
Moravia 1966
Nato a Boskovice, in Moravia, nel 1938, Koudelka cominciò a fotografare precocemente, ma si laureò e lavorò inizialmente come ingegnere aeronautico.
Alla vigilia della Primavera di Praga, nel 1967, decise di abbandonare la professione di ingegnere per dedicarsi completamente alla fotografia. Pur impegnato a testimoniare la vita delle comunità gitane d'oltrecortina, i suoi scatti sull'insurrezione cecoslovacca del 1968 fecero il giro del mondo, consacrandolo come fotografo di fama internazionale.
Dopo aver chiesto asilo politico al Regno Unito, entrò nel 1971 a far parte dell'agenzia Magnum. Negli anni '70 e '80 continuò il suo lavoro vagando nel cuore dell'Europa, ottenendo importanti riconoscimenti ed esponendo in alcuni dei più importanti musei mondiali come il Museum of Modern Art e all’International Center of Photography di New York, all’Hayward Gallery di Londra, allo Stedelijk Museum di Amsterdam.
Romania 1968
La prima edizione del libro "Zingari" venne progettata da Koudelka nel 1970, prima di lasciare l'allora Cecoslovacchia. L'opera vedrà però la luce solo nel 1975, con il titolo di "Gypsies". Seguiranno poi altri volumi importanti firmati dal fotografo come: Exiles (1988), Chaos (1999), Koudelka (2006) e Invasione Praga 68 (2008).
Volume riproposto in Italia dall'agenzia fotografica Contrasto, "Zingari" mantiene nel tempo la sua forza e consacra Josef Koudelka tra i più grandi fotografi viventi.
A cura di Daniele Tempera (fotografie per gentile concessione della Fondazione Forma)
All images © Josef Koudelka
> NationalGeographic
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