Riaprirà qui il 2 febbraio 2013, la grandiosa rassegna sul ritratto e lafigura che Marco Goldin ha già proposto, con il titolo Raffaello verso Picasso, alla Basilica Palladiana di Vicenza.
Le opere che saranno presentate nell’edizione veronese, in scena fino al primo aprile, saranno le stesse già esposte a Vicenza (solo 6 non saranno presentate nella città scaligera), con l’aggiunta di un nucleo di capolavori provenienti da un’esclusiva istituzione rumena, il Muzeul National Brukenthal di Sibiu, antichissima città della Transilvania, che per i suoi monumenti è stata Capitale Europea della Cultura.
Dal museo rumeno giungono a Verona 4 opere quattrocentesche su tavola: 3 sono capolavori tra i maggiori dell’arte fiamminga, il quarto è un rarissimo Antonello da Messina, la Crocefissione datata1460.
Le opere fiamminghe sono di Hans Memling e Jan van Eyck. Di quest’ultimo sarà esposto il Ritratto d’uomo con copricapo azzurro del 1429, dipinto che Goldin ha scelto come immagine ufficiale della mostra veronese. Di Memling sarà presente un dittico con un Ritratto di uomo che legge e unRitratto di donna in preghiera, entrambe opere del 1490.
Sviluppata in 4 ampie sezioni tematiche, anche questa nuova edizione veronese racconterà, volti e figure che hanno affascinato gli artisti dal Quattrocento a oggi. Dai ritratti e dalle figure per esempio diBotticelli, Beato Angelico, Mantegna, Bellini, Bramantino, Lippi, Cranach, Pontormo e poi Rubens, Caravaggio, Van Dyck, Rembrandt, Velázquez, El Greco, Goya, Tiepolo giungendo agli impressionisti da Manet a Monet, da Cézanne e Gauguin a Van Gogh e ai grandi pittori del XX secolo da Munch, Picasso, Matisse e Modigliani fino a Giacometti e Bacon. Fonte
Da Botticelli a Matisse - Sezione I
Il sentimento religioso. La grazia e l’estasi
La prima sezione si sofferma sul senso contrapposto di grazia ed estasi dolorosa, che si salda entro un’aura di estrema, alta spiritualità. Tutto un universo di sensibilissima rappresentazione che fa del volto una smorfia di dolore o di suadente bellezza, che fa del corpo la tensione sul finire o la morbida e accogliente casa della grazia.La vita di Cristo viene offerta dal suo momento iniziale a quello conclusivo, nell’intreccio di pittura realizzata nei diversi punti d’Europa, a partire dal Quattrocento per giungere quasi a metà del XIX secolo. Quindi il momento della Natività, l’adorazione dei pastori e l’adorazione dei Magi. Ancora il tema della Sacra Famiglia, della Madonna col Bambino, per giungere alla coronazione di spine, alla crocifissione e alla deposizione. Prima della cena in Emmaus. A questi soggetti si uniscono immagini di santi famosi quali, per esempio, San Francesco, San Girolamo penitente e il Battista decollato. La sezione insomma passa in rassegna la Scrittura del Nuovo Testamento, trascorrendo dalla grazia del volto di Maria (opere di Fra’ Angelico, Lippi, Piero di Cosimo, Mantegna, Giovanni Bellini, Bramantino, Crivelli, Cima da Conegliano, Guercino, Tiepolo e tanti altri) alla Cena in Emmaus di Tintoretto, fino alle cro-cifissioni e ai momenti ultimi della vita di Cristo, con quadri celebri e toccanti di Antonello da Messina, Botticelli, Bellini, Caravaggio, Cranach e Veronese tra gli altri.Ma ancora sono immagini memorabili, per esempio nel rapporto tra la figura del monaco inginocchiato di El Greco e quello di Manet, lo strazio dell’Erodiade di Francesco Cairo, lo strepitoso e teatralissimo martirio di Sant’Andrea di Ribera, la stessa immagine del San Girolamo di Jacopo Bellini ed El Greco. Insomma, un passare in rassegna, attraverso quadri indimenticabili, il più riposto, e talvolta però esibito, senso della vita.Beato Angelico, Madonna con il Bambino e gli Angeli, 1425-1430, tempera e oro su tavola, cm 16,2 x 9,7 - Detroit Institute of Arts Acquisto della Founders Society, Ralph Harman Booth Bequest Fund
Antonello da Messina, Crocifissione, 1460 circa, tempera su tavola, cm 39 x 23,25 - Sibiu, Bruckenthal Museum
Filippo Lippi, Madonna con il Bambino, Sant’Antonio da Padova e un frate, 1475-1480 circa, tempera su tavola, cm 57 x 41,5 - Budapest, Szépmuvészeti Muzeum , acquistato a Venezia nel 1894
Sandro Botticelli, Cristo risorto, 1480 circa, olio su tavola, cm 45,7 x 29,8 - Detroit Institute of Arts - Dono di Wilhelm R. Valentiner
Bartolomeo Suardi, detto Bramantino, La Vergine con il Bambino, 1485-1490 circa, olio e tempera su tavola, cm 46 x 35,2 - Boston, Museum of Fine Arts - Picture Fund
Giovanni Bellini, Madonna con il Bambino, 1509, olio su tavola, cm 84,8 x 106 - Detroit Institute of Arts , acquisto della città di Detroit
Lucas Cranach il Vecchio, Lamentazione con i due ladroni crocifissi, 1515, olio su tavola, cm 38,1 x 26,7 - Boston, Museum of Fine Arts - Seth K. Sweetser Fund
Paolo Caliari, detto Veronese, Crocifissione, 1580 circa, olio su tela, cm 149 x 90 - Budapest, Szépmuvészeti Muzeum - Collezione Esterhàzy, 1871
Doménikos Theotokópulos, detto El Greco, San Girolamo penitente, 1595-1600 circa - Olio su tela, cm 104,2 x 96,5 - Edimburgo, Scottish National Gallery - Acquistato nel 1936
Michelangelo Merisi da Caravaggio, Coronazione di spine, 1602-1603, olio su tela, cm 177 x 127 - Collezione Banca Popolare di Vicenza
Da Botticelli a Matisse - Sezione II
La nobiltà del ritratto
Nella seconda sezione della mostra sfilano sovrani e principesse, dogi e nobildonne, arciduchi e reverendi. Il ritratto dunque, inteso nella sua funzione celebrativa e di omaggio, diviene autentico specchio di una società, con sempre maggiori implicazioni psicologiche. Si potranno quindi seguire i pittori impegnati in alcune delle principali corti europee o in azione negli ambienti borghesi per esempio olandesi e inglesi. Subito dopo il doge Malipiero, dipinto da Gentile Bellini nel 1460 circa, vediamo così l’arciduca Ferdinando e Filippo IV, re di Spagna, dipinti entrambi intorno al 1635, il primo da Rubens e il secondo da Velázquez, due tra i maggiori ritrattisti di tutti i tempi.Quindi il vero fulcro della sezione con la successione, sul medesimo tema di moglie e marito, di opere di Rembrandt, Frans Hals e Van Dyck, ovvero alcuni dei maggiori pittori di figura del Seicento tra Olanda e terra di Fiandra. Sullo stesso soggetto poi si cimenterà Copley, il principale pittore americano della seconda metà del Settecento, mentre con Gainsborough, nei medesimi anni, ci si trasferirà in Inghilterra, a comprendere la comune derivazione olandese seicentesca. Sarà poi Sargent, tra fine Ottocento e inizio Novecento, a chiudere questo cerchio.Gentile Bellini, Ritratto del doge Pasquale Malipiero, 1460 circa, tempera su tavola, cm 53,3 x 42,5 - Boston, Museum of Fine Arts - Anna Mitchell Richards Fund
Antoon van Dyck, Ritratto di coniugi, 1620 circa, olio su tela, cm 112 × 131 - Budapest, Szépmuvészeti Muzeum - Collezione Esterhàzy, 1871
Harmenszoon van Rijn Rembrandt, Il reverendo Johannes Elison, 1634, olio su tela, cm 174 x 124,5 - Boston, Museum of Fine Arts - William K. Richardson Fund
Harmenszoon van Rijn Rembrandt, Mevr. Johannes Elison (Maria Bockenolle), 1634, olio su tela, cm 174,9 x 124,1 - Boston, Museum of Fine Arts - William K. Richardson Fund
Velàzquez, Filippo IV, Re di Spagna, 1625-1635 circa, olio su tela, cm 209,2 x 121 - Sarasota, Collection of the John e Mable Ringling Museum of Art, the State Art Museum of Florida, Florida State University - Lascito di John Ringling, 1936
Peter Paul Rubens, Ritratto dell’Arciduca Ferdinando, 1635, olio su tela, cm 116,2 x 94 - Sarasota, Collection of the John e Mable Ringling Museum of Art, the State Art Museum of Florida, Florida State University - Acquisto del museo 1948
Frans Hals, Nobiluomo olandese, 1643-1645 circa, olio su tela, cm 115 x 86,1 - Edimburgo, Scottish National Gallery - Dono di William McEwan 1885
Frans Hals, Nobildonna olandese, 1643-1645 circa - Olio su tela, cm 115 x 85,8 - Edimburgo, Scottish National Gallery - Dono di William McEwan 1885
Thomas Gainsborough, Mrs. Edmund Morton Pleydell, 1765 circa, olio su tela, cm 126,4 x 104,8 - Boston, Museum of Fine Arts - Robert Dawson Evans Collection
John Singer Sargent, Mrs. Fiske Warren (Gretchen Osgood) con la figlia Rachele, 1903, olio su tela, cm 152,4 x 102,55 - Boston, Museum of Fine Arts - Dono di Mrs. Rachel Warren Barton e Emily L. Ainsley Fund
Da Botticelli a Matisse - Sezione III
Il ritratto quotidiano
Una delle sezioni più ampie e di maggior fascino di tutta la mostra è certamente quella intitolata al ritratto quotidiano. Già pienamente espressa nel Ritratto d’uomo con copricapo azzurro, dipinto da Van Eyck con anticipata maturità rispetto a Memling, l’altro, più tar-do, pittore fiammingo qui rappresentato, l’introspezione psicologica nel ritratto inizia realmente nella seconda metà del Quattrocento e trova un suo punto di svolta con i grandi maestri italiani del Rinascimento. Raggiungendo vertici assoluti anche in artisti non così noti al grande pubblico come Pontormo con il superbo Ritratto di due amici.Difficile dar conto in poche righe di tutto quanto è contenuto in questa sezione, ma non si può non sottolineare la strepitosa stagione impressionista, qui approfondita con tutti i suoi protagonisti principali. A cominciare dai due artisti che hanno fondato l’enorme cambiamento di prospettiva nella considerazione del ritratto, Manet e Degas. Quest’ultimo con il capolavoro del doppio ritratto dei coniugi Morbilli accostato a Moroni, del quale cattura, tre secoli dopo, il senso dell’approfondimento interiore. Ma poi, da Monet a Gauguin a Renoir, gli intrecci sono molteplici. Anche con il riferimento americano, nei medesimi anni, alla figura di Winslow Homer oppure alle figure nel paesaggio, più epiche, realizzate in Francia, prima della generazione dei Monet e dei Renoir, dai loro maestri Courbet e Millet. E di Renoir giunge a Verona un prestito straordinario e quasi non immaginabile, la Danza a Bougival, che resta ancora oggi uno dei simboli dell’intero impressionismo.Jan van Eyck, Ritratto d'uomo con copricapo azzurro, 1429 circa, olio su tavola, cm 19,1 x 13,2 - Sibiu, Muzeul National Brukenthal
Hans Memling, Ritratto di un uomo che legge, 1490 circa, olio su tavola cm 45 x 32,5 - Sibiu, Muzeul National Brukenthal
Hans Memling, Ritratto di una donna in preghiera, 1490 circa, olio su tavola, cm 45 x 32,5 - Sibiu, Muzeul National Brukenthal
Jacopo Carrucci, detto Pontormo, Ritratto di due amici, 1521-1524 circa, olio su tavola, cm 88,2 x 68 - Venezia, Fondazione Giorgio Cini Galleria di Palazzo Cini
Francisco de Goya y Lucientes, detto Goya, Il medico, 1779, olio su tela, cm 95,8 x 120,2 - Edimburgo, Scottish National Gallery acquistato nel 1923
Edgar Degas, Edmond e Thérèse Morbilli, 1865 circa, olio su tela, cm 116,5 x 88,3 - Boston, Museum of Fine Arts , dono di Robert Treat Paine II
Claude Monet, Camille con il suo cane, 1866, olio su tela, cm 73 x 53,5 - collezione privata
Édouard Manet, Monaco in preghiera, 1865, olio su tela, cm 146,4 x 115 - Boston, Museum of Fine Arts - Anna Mitchell Richards Fund
Nessun commento:
Posta un commento