martedì 20 maggio 2014

ANDERS PETERSEN | PHOTOGRAPHER

Anders Petersen was born 1944 in Stockholm, Sweden.
14 years old his family moved to Karlstad in Värmland, where he met the artists Karin Bodland and Lars Sjögren.
In 1961 he stayed for some time in Hamburg in order to learn German and trying to write and paint. He didn’t take any pictures.
Five years later he met Christer Strömholm and became a student at his School of Photography in Stockholm. Strömholm was not just his teacher but also a close friend. Their friendship influenced him for life.
In 1967 he starts photographing a bar called Café Lehmitz in Hamburg, close to Zeughausmarkt. He was photographing there for a period of almost three years and in 1970 he had his first soloexhibition over the bar in Café Lehmitz with 350 photographs nailed to the wall.
In 1973 he published his first book ”Gröna Lund”, about people in an amusementpark in Stockholm. In 1974 he graduated from the Swedish Filmschool,Dramatiska Institutet, in Stockholm. In 1978 he published ”Café Lehmitz ” in Germany.
In 1984 the first book in a trilogy about locked instituations was published. The three books were about people in a prison, a nursing house, and a mental hospital. After photographing the mental hospital for three years he oriented himself towards a more free approach in a kind of diarylike photography.
During 2003 and 2004 Anders Petersen was appointed Professor of Photography in the School of Photography and Film at the University of Göteborg, Sweden. He regularly has workshops and exhibitions throughout Europe, Asia and in the USA. He has received numerous grants and rewards since the seventies.
In 2003 Anders Petersen was elected the ”Photographer of the Year” by the International Photofestival in Arles.
In 2006 he was shortlisted as one of four for the ”Deutsche Börse Photography Prize”.
In 2007 he received the ”Special Prize of the Jury” for his exhibition ”Exaltation of Humanity” by the third International Photofestival in Lianzhou, China.
In 2008 he received the ”Dr. Erich Salomon Award” by Deutsche Gesellschaft für Photographie, Germany.
”The Arles Contemporary Book Award for 2009 went to JH Engström and Anders Petersen’s collaborative book ”From Back Home” by Max Ström.The book was nominated to ”The Best Photographic Book in Sweden, year 2009 and also Winner of Design Bronze Lion in Cannes.
In 2010, he was in the jury for the BMW Prize at Paris Photo.
In 2012, nominated to the Swedish Photo Book Prize in Stockholm for ”SOHO”,
and PhotoBook of the Year award for ”City Diary”Paris Photo and the Aperture Foundation.
Anders Petersen has his darkroom in Stockholm, Sweden.

All images © Anders Petersen

Dopo tante cartoline dalla città eterna e sguardi turistici affabulati dagli stereotipi ben confezionati, torno a guardare la città che vive per strada, ai margini della società e delle notti randagie dolorosamente vivide e reali, già fotografata da Anders Petersen con il bianco e nero molto contrastato di Rome, A Diary nel 2005, per il progetto commissionato dal FOTOGRAFIA – FestivalInternazionale di Roma.
Un diario scritto nel ventre della città con scatti viscerali, volti vissuti, resti di cibo, cani poco rassicuranti e gatti aggressivi, realizzato con la complicità degli amici fotografi, Lorenzo Castore e Roberto De Polis, per accedere a case, bar e vite dei loro amici e conoscenti, quanto di sconosciuti.
Uno stile ruvido e indigesto sviluppato da chi ha abituato a condurre indagini iconografiche in case per anziani, in manicomi, carceri, vivendo anche per un lungo periodo in una prigione di massima sicurezza per realizzare le fotografie del libro Fangelse (1984).
“Io so che per fare buone foto è necessaria la giusta distanza, devo avere un piede dentro e un piede fuori, il mio problema è che, alla fine, ho sempre due piedi dentro!”


Anders Petersen è nato nel 1944 a Stoccolma, in Svezia. Studia fotografia con Christer Stromholm presso la scuola di fotografia di Stoccolma. Nel 1967 inizia a fotografare le notti tra prostitute, travestiti, ubriachi, amanti e tossicodipendenti in un bar di Amburgo chiamato Café Lehmitz. Il progetto dura tre anni e dà vita ad un libro pubblicato otto anni dopo in Germania che viene considerato fondamentale nella storia della fotografia europea. Eletto “fotografo dell’anno” a Les Rencontres d’Arles nel 2003, Petersen insegna prima presso la scuola di Christer Stromholm e poi diventa direttore della Scuola di Fotografia e Cinema di Göteborg. L’artista prosegue la sua indagine nelle carceri, nei manicomi e nelle case per anziani. Per un lungo periodo vive in una prigione di massima sicurezza per realizzare le fotografie del libro Fangelse (Norstedt, 1984). Nel 2005 viene invitato da FOTOGRAFIA – Festival Internazionale di Roma a realizzare la Rome Commission, progetto che affida annualmente, a un fotografo di fama internazionale, un ritratto della città in totale libertà interpretativa. Nasce così Rome, a diary un diario di scatti e personaggi alienati, isolati dal contesto e non facilmente riconducili all’idea convenzionale della Capitale. La forma del diario per immagini destabilizzanti e violente torna anche nel 2009 con Dear Diary (Gun Gallery, 2009) e in City Diary (Steidl, 2011); costanti sono, negli anni, i riconoscimenti internazionali a Petersen; nel 2010 è anche giudice del BMW Prize a Paris Photo. Nelle immagini di Petersen, caratterizzate dall’uso di un bianco e nero contrastato, colpisce sempre e comunque il forte rapporto tra il soggetto e il fotografo, la relazione, il dispiegarsi della realtà attraverso una singola fotografia; le parole del fotografo stesso ben descrivono questo processo: “per me, è l’incontro che conta, le immagini sono molto meno importanti“. La fotografia di Anders Petersen è ossessionata dall’essere umano, dall’enigma che lo accompagna e dalla solitudine e la profondità dei sentimenti. blog.fotografiafestival






















                                                 
   All images © Anders Petersen

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