venerdì 12 novembre 2010

CINA PERDUTA

nelle fotografie di Leone Nani

Leone Nani ( Albino. 1880 - 1935) è stato un missionario e fotografo italiano.
Figlio di un idraulico della provincia bergamasca, ancora bambino venne mandato dalla famiglia a studiare al seminario di Bergamo, che tuttavia lasciò nel 1898 quando fu trasferito al Pontificio seminario romano dei santi apostoli Pietro e Paolo per le missioni estere. Partì missionario per la Cina il 20 settembre 1903 e vi rimase fin al 1914.
Nel corso di questi anni, Nani percorse diverse regioni cinesi e in particolare lo Shaanxi, affiancando la sua attività religiosa a un'assidua opera di fotografo della realtà sociale e antropologica della Cina a cavallo tra XIX e XX secolo.
Nani fotografava tutti: uomini, donne, ricchi, poveri, vecchi, bambini. Le oltre 600 lastre che Nani portò dalla Cina, conservate dal Pontificio Istituto Missioni Estere e poi pubblicate su diversi giornali e in alcune mostre, costituiscono una straordinaria testimonianza sugli stili di vita della Cina di quel periodo.
Di carattere assai vivace e burlesco, Nani era stato soprannominato dai suoi confratelli "don Allegro".

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Alcuni operai escono da una miniera di carbone con il carico appena estratto - Leone Nani, courtesy PIME. © all right reserved

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Leone Nani, courtesy PIME. © all right reserved

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Autoritratto di padre Nani - Leone Nani, © all right reserved

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Padre Nani con alcuni collaboratori della missione. Un esempio di scambio culturale: il missionario indossa abiti orientali, mentre i tre cinesi portano cappelli europei. - Leone Nani, © all right reserved

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Cattedrale di Hanzhong intitolata a S. Michele Arcangelo. Leone Nani, © all right reserved

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Cattedrale di Guluba dedicata ai Santi Pietro e Paolo. Leone Nani, © all right reserved

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Suore canossiane di Fengjiaying. Leone Nani, © all right reserved

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Ruota di bambù che, azionata dalla corrente del fiume Han, porta l'acqua nei canali per l'irrigazione. Leone Nani, © all right reserved

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Una coppia di sposi Leone Nani, © all right reserved

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Un mandarino militare di quarto grado tra la moglie e I figli. Il disegno ricamato di una tigre sul petto e il copricapo con "bottone"azzurro opaco sono le sue insegne di rango. - Leone Nani, © all right reserved

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Due anziane donne di modesta condizione, ma con I caratteristici "loti dorati" (piedi fasciati). - Leone Nani, © all right reserved

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Signore con i "loti dorati" - Leone Nani, © all right reserved

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Un militare del nuovo esercito repubblicano. Leone Nani,.© all right reserved

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Leone Nani, © all right reserved

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Leone Nani, © all right reserved

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Leone Nani, © all right reserved

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Rito di "benedizione"delle tavolette degli antenati. - Leone Nani, © all right reserved

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Cisterna per la preparazione dell'impasto di legno di bambù usato nella produzione della carta.- Leone Nani, © all right reserved

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Cacciatore con fucile a miccia. La canna è così lunga da rendere necessario l'aiuto di un assistente - Leone Nani, © all right reserved

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Lavorazione del cotone all'arcolaio all'orfanotrofio di Hanzhong. Leone Nani, © all right reserved

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Un corteo nuziale che porta la sposa a casa dello sposo. La donna ?nel palanchino, accompagnata da parenti e amici che suonano e recano cartelli con scritte augurali. - Leone Nani, © all right reserved

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Un mandarino, al centro, circondato dalla sua scorta personale armata di fucili e con le bandoliere cariche di pallottole. - Leone Nani, © all right reserved

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Reparto dell'esercito repubblicano schierato per una parata militare ad Hanzhong. Ufficiali e soldati indossano le nuove uniformi di stile occidentale. - Leone Nani, © right reserved

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Attori. - Leone Nani, © all right reserved


Fonte

Un eccezionale reportage fotografico, realizzato tra il 1903 e il 1914 da padre Leone Nani, missionario e fotografo, in una delle regioni interne della Cina.. E' quanto ci restituiscono queste immagini inedite, che riportano alla luce la memoria delle persone, dei luoghi, delle tradizioni e della cultura di un Impero scomparso.
Nel suo decennale impegno di missionario itinerante, padre Nani ha visitato numerosissimi villaggi e ha incontrato ogni categoria di persone, fotografando i dettagli della vita quotidiana: persone, usi e costumi, cerimonie religiose, architetture e paesaggi. Acuto osservatore, dotato di sensibilità e ironia, padre Nani è a tutti gli effetti un giornalista-fotografo, che ci ha restituito una vasta collezione di lastre prodotte, sviluppate e stampate da lui stesso, la cui qualità artistica e tecnica è assolutamente eccezionale.
Padre Nani conclude un’epoca: quella dei grandi fotografi pionieri che, a partire dalla seconda metà del XIX secolo - tra infinite difficoltà, con mezzi di fortuna e in circostanze spesso drammatiche - riprodussero aspetti della Cina che altrimenti sarebbero rimasti sconosciuti o noti solo attraverso le descrizioni di viaggiatori.

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