martedì 1 giugno 2010

PITTURA NUZIALE NEL QUATTROCENTO FIORENTINO

Virtù d’Amore

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Botticelli (Storia di Virginia Romana, Bergamo, Accademia Carrara)
Luogo: Firenze (Galleria dell’Accademia)
Collegamento: Clicca qui
Descrizione: (Tratta dal sito ufficiale della Mostra) La camera è il fulcro della casa nel Rinascimento: è il luogo più intimo e protetto, dove si consuma il matrimonio, si partorisce, si muore.
Sono soprattutto le spalliere, come il cosiddetto Cassone Adimari della Galleria dell’Accademia – da cui prende avvio la mostra – e i fronti istoriati dei cassoni a offrire straordinarie testimonianze sulla casa fiorentina rinascimentale, sulla moda preziosa, sulla celebrazione delle feste, sulla ritualità che accompagnava il matrimonio, dal fidanzamento all’ingresso della sposa nella casa del marito.

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Giovanni Toscani, Cassone istoriato col Palio di S. Giovanni
Oltre a ciò la “pittura da camera” ha la fondamentale funzione di trasmettere, attraverso le storie rappresentate, messaggi di monito e incitamento verso una condotta ritenuta esemplare per la coppia; tale aspetto ci aiuta oggi a mettere a fuoco un punto cardine della civiltà fiorentina nel Quattrocento: il ruolo della famiglia e quello dei singoli sposi al suo interno. Attingendo alla mitologia classica, alla Bibbia, a episodi storici e alla letteratura del tempo, vengono raffigurate tutte le sfaccettature dell’amore, nonché i doveri che ne conseguono: dall’amore che trionfa su contingenze avverse (Nozze di Teti e Peleo), alle virtù di obbedienza e abnegazione che la donna deve perseguire (Leggenda di Griselda dal Decameron di Boccaccio), al coraggio delle eroine Lucrezia e Virginia romana, che scelgono la morte come fonte di riscatto. Una sezione a sé illustra le deleterie conseguenze dell’amore come magia sessuale, capace di soggiogare completamente la volontà dell’uomo.

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Filippino Lippi, Erato (Allegoria della Musica), Berlin, Staatliche Museen zu Berlin,Gemäldegalerie.
Non dobbiamo dimenticare, tuttavia, che il matrimonio significava soprattutto dare vita a una nuova progenie e perpetuare la famiglia. A questo fine, l’ultima sezione della mostra è dedicata all’orgoglio della casata, che si afferma attraverso storie che raccontano la fondazione di stirpi celebri come quella di Enea e di David o, seguendo i testi del Petrarca, celebrano i Trionfi di Fama, Tempo ed Eternità. Tali immagini potevano anche essere dipinte sui deschi da parto, tavole di forma circolare benaugurali o celebrative del lieto evento, che venivano recate in dono alla puerpera; particolarmente famoso, quello realizzato in occasione della nascita di Lorenzo il Magnifico (Trionfo della Fama, New York, Metropolitan Museum).
Infine, le opere esposte, fra le quali si segnalano esemplari eseguiti da illustri pittori come Botticelli (Storia di Virginia Romana, Bergamo, Accademia Carrara), Filippino Lippi (Storia di Lucrezia Firenze, Galleria Palatina), Pesellino (Storie di Susanna, Avignon, Musée du Petit Palais), aprono uno straordinario scorcio sulle botteghe fiorentine impegnate nella produzione di questi oggetti, che proprio nel Quattrocento conobbe la maggiore fortuna.
La mostra è organizzata in collaborazione con il Museo Horne di Firenze, che presenterà un percorso di valorizzazione del consistente nucleo di cassoni dipinti presenti nella raccolta e afferenti all’insieme originario appartenuto a Herbert Percy Horne, arricchito per l’occasione da alcune opere eccezionalmente concesse da collezionisti privati.

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Giovanni di Ser Giovanni detto Lo Scheggia, Cassone Adimari, spalliera, Firenze, Galleria dell'Accademia
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Data inizio: 08/06/2010
Data fine: 01/11/2010
Ministero per i Beni e le Attività Culturali
Direzione Regionale per i Beni Culturali e Paesaggistici della Toscana
Soprintendenza Speciale per il Patrimonio Storico,
Artistico ed Etnoantropologico e per il Polo Museale della città di Firenze
Galleria dell’Accademia
Firenze Musei
Museo Horne
Ente Cassa di Risparmio di Firenze
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Soprintendente
Cristina Acidini
Direzione della mostra
Franca Falletti

Cura della mostra

Franca Falletti, Daniela Parenti, Elisabetta Nardinocchi, Claudio Paolini, Ludovica Sebregondi

Cura del catalogo

Daniela Parenti, Claudio Paolini, Ludovica Sebregondi

Catalogo

Giunti Editore

Produzione e gestione della mostra
Opera Laboratori Fiorentini S.p.a
Fonte

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