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martedì 29 maggio 2012

PROSTITUTES OF OLD JAPAN 昔の日本の売春婦

QUESTION : How do you take a pretty Japanese prostitute from old Japan who's loaded down with any combination of Syphilis, Gonorrhea, Chlamydia, Herpes, The Clap, The Drip, Five varieties of Crabs, and a bucket of Pubic Lice --- and still make her attractive and acceptable to the entire, adoring world ?
JAPANESE ANSWER : (1) DO NOT mention the fact that all of these women were sold into the brothel system at the age of five or six, and (2) take everyone's mind off the the average prostitute's serious medical problems by sticking her in a beautiful SILK KIMONO !
That's it !
As can be seen here in this Flickr Set, the Japanese were keen on photographically documenting a lot of the goings on, and they prospered by selling photos of their prostitutes across the entire planet.
Even today, the enlightened nations of the World continue to fall on their faces in worshipful praise of Japan, especially for having had such a wonderful cultural heritage of high moral achievement, while buying Hello Kitty dolls dressed like prostitutes as gifts for their young daughters.
Go Japan !
THE BELOW LINK TAKES YOU TO A WONDERFUL SIGHT SEEN THROUGHOUT MANY OF THE BROTHELS IN OLD JAPAN. (WARNING -- GRAPHIC -- ADULTS and MEDICAL STUDENTS ONLY !!!)


clip_image001A TAYUU is an OIRAN is NOT NECESSARILY a TAYUU is a PROSTITUTE

clip_image002CAGED PROSTITUTES -- The Lowest Order of the Japanese Brothel System (#1) or, WOULD YOU SELL YOUR CHILD TO A WHORE HOUSE ?

clip_image003CAGED PROSTITUTES -- The Lowest Order of the Japanese Brothel System (#3), or, HOW TO PRETEND YOU HAVE "FREEDOM OF CHOICE" Ca.1890-1900.

clip_image004OIRAN -- The Highest Order of Japanese Prostitute (1) JAPAN'S QUEEN OF SEX

clip_image005OIRAN -- The Higest Order of Japanese Prostitute (2) JAPAN'S QUEEN OF SEX

clip_image006PROSTITUES of NECTARINE No.9 -- Inside their Yokohama Brothel (1)

clip_image007PROSTITUES of NECTARINE No.9 -- Inside their Yokohama Brothel (2)

clip_image008SHOW ME THE OBI ! The Prostitutes of NECTARINE No.9

clip_image009THE GIRLS of NECTARINE No.9 -- Ten Prostitutes and Two Animals

clip_image010SOME PROSTITUTES OF THE NECTARINE No.9 BROTHEL in KANAGAWA
By T. ENAMI, ca. 1892-95.

clip_image011OIRAN -- QUEEN OF THE PROSTITUES -- or, Setting an Example For the Young Girls of Old Japan (#1) [SAME CAPTION #1 - #5) Ca.1900-1915 photos of "Japan's Finest"....Prostitutes, that is.

clip_image012OIRAN -- QUEEN OF THE PROSTITUES -- or, Setting an Example For the Young Girls of Old Japan (#2) [SAME CAPTION #1 - #5) Ca.1900-1915 photos of "Japan's Finest"....Prostitutes, that is.

clip_image013OIRAN -- QUEEN OF THE PROSTITUES -- or, Setting an Example For the Young Girls of Old Japan (#6)

clip_image014THE PARADE OF PROSTITUES -- High Class OIRAN Strut Their Stuff in Old Japan
This is a rare, un-staged image of an OIRAN --- the Japanese caption says OIRAN, not TAYUU --- on ceremonial parade (in this case, not going to make a "house call"). Her huge ceremonial OBI tie is made up in FRONT, not in the back as the Geisha, Maiko, and regular Japanese gals do it.

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SHOW ME THE OBI ! Two Prostitutes -- Two Ties
This is an important 1870s photograph by a Japanese photographer showing two prostitutes.

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PROSTITUTES DAY OFF in YOSHIWARA -- A Typical "Bordello Row" in Old Japan

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OKINAWA SOBA'S LAST DATE Ca.1880s photo by Yamamoto of Yokohama.

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BROTHEL No.9 and Some No.9 GIRLS in Old KANAGAWA, JAPAN
1890s photo attributed to REIJI ESAKI. 

clip_image019TWO JAPANESE PROSTITUTES HEADING OUT FOR A WHILE in OLD JAPAN -- A Front Door Scene at the NECTARINE No.9 BROTHEL in KANAGAWA

clip_image020GETTING LAID in OLD JAPAN -- Bring the Whole Gang Along !

clip_image021PROSTITUTES at the NECTARINE No.9 BROTHEL, Yokohama - 2nd Floor GirlsCirca 1890-95.

clip_image022PROSTITUTES - Staff and Customers at the NECTARINE No.9 BROTHEL in Yokohama - A Few Men Going in to Get Laid Circa 1890-95.

clip_image023PROSTITUTES - Staff and Customers at the NECTARINE No.9 BROTHEL in Yokohama - A Few of the Locals Going in to Get Laid (Full View)

clip_image024PROSTITUTES - "Cherry Blossoms" at a Yoshiwara Brothel in Yokohama

Photo # U 15 by an unknown photographer, possibly Suzuki. Circa 1895.
RANDOM SOBA : flickriver flickr

Photographer Kusakabe Kimbei
日下部 金兵衛 (1841 - 1934)
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giovedì 22 marzo 2012

GIAPPONE - TERRA DI INCANTI

Palazzo Pitti
Museo degli Argenti - Galleria Palatina - Galleria d'arte moderna
3 aprile - 1 luglio 2012

Nella primavera 2012 Palazzo Pitti celebrerà il Giappone, la sua arte, la sua cultura e le sue tradizioni ospitando nelle sale più rappresentative dei suoi musei tre mostre raccolte sotto l'epigrafe Giappone. Terra di incanti.
L'evento sarà articolato in tre distinte mostre ognuna delle quali sarà ospitata nei diversi musei del Palazzo.
Il Museo degli Argenti ospiterà la mostra Di linea e di colore. Il Giappone, le sue arti e l'incontro con l'Occidente dedicata all'arte antica del Giappone, collocabile in un arco cronologico che va dalla metà del Cinquecento alla metà dell'Ottocento; qui si ripercorrerà l'evoluzione di trecento anni di arte giapponese attraverso opere di qualità eccellente. Pittura, calligrafia, scultura, lacche, ceramiche, metalli, tessuti in un raffinato caleidoscopio di "linee e di colori" appunto. L'essenza di un'estetica davvero originale, nella quale si miscelano alla perfezione la semplicità e la sintesi concettuale di un saggio di calligrafia oppure di una tazza per la cerimonia del the, con la ricchezza cromatica, la profusione aurea e la minuzia del dettaglio di un paravento della scuola Rinpa o di un manufatto laccato. Gli artisti giapponesi hanno avuto questo dono. Hanno sedotto e fatta propria la Linea, che danza tra i vuoti e s'inebria dei pieni, pur non rinunciando a coltivare il Colore, che cattura lo spazio e impone il suo ritmo. In un tripudio di inchiostri di china e foglie d'oro, di superfici abrase e abbacinanti riflessi di madreperla, di spesse patine e bagliori di lame affilate, di intagli microscopici e mitiche forgiature.
La Galleria Palatina ospiterà in Sala Bianca l'eccellenza dell'arte Giapponese del Novecento nella mostra L'eleganza della memoria. Echi della tradizione nelle arti del Giappone del Novecento. Saranno tutte opere che hanno preso parte alla "Mostra delle Arti Tradizionali Giapponesi" (Nihon dentō kōgei ten) che dal 1954 si tiene ogni anno in Giappone con la cura del National Museum of Modern Art di Tokyo e del l National Museum of Modern Art di Kyoto per la scelta e valorizzazione delle opere che partecipano all'evento. Anche questa mostra di Firenze gode indirettamente del contributo scientifico delle due importanti istituzioni museali nipponiche. Si tratta dunque sicuramente del meglio che attualmente le arti giapponesi di stile tradizionale possano offrire.
Le opere sono tutte state realizzate da affermati maestri attivi nella seconda metà del XX secolo, alcuni dei quali tuttora prolifici.
Caratteristica comune a tutti questi maestri è la loro abilità nel riproporre nelle loro opere le peculiarità dell'arte giapponese del passato. Tuttavia, nonostante il palese rimando alla tradizione, questi lavori riflettono meravigliosamente l'ispirazione dei loro autori, riuscendo a combinare perfettamente originalità e raffinati rimandi culturali.
La Galleria d'arte moderna nella Sala del Fiorino accoglierà la Sezione della mostre dedicate al Japonisme o Giapponismo in Italia dal titolo Giapponismo. Suggestioni d'Oriente tra Macchiaioli e anni Trenta del Novecento. I Riflessi del Sol Levante come mai si erano visti finora.
Un nucleo di opere realizzate tra gli anni Settanta dell'Ottocento e i Quaranta del Novecento da protagonisti assoluti dell'arte italiana, come Giovanni Fattori, Telemaco Signorini, Giuseppe De Nittis e Mariano Fortuny, solo per citarne alcuni, nelle quali si avverte netta l'influenza dell'arte giapponese. Per mostrare che anche gli artisti italiani non rimasero immuni al fascino per quel paese tanto lontano e misterioso che solo da pochi decenni si era aperto al mondo dopo oltre due secoli di consapevole isolamento.
Così come accadde nel resto d'Europa e negli Stati Uniti, anche in Italia la moda per il Giappone, la sua cultura, i suoi costumi e le sue arti, si diffuse capillarmente. Fiorirono collezioni di arte giapponese, si promossero studi su quella cultura e, inoltre, molti italiani si recarono e fecero fortuna in quel paese. Anche gli artisti italiani, come quelli del resto d'Europa, furono ammaliati dalle arti giapponesi.
Dopo lo stupore iniziale, prima intuirono, poi compresero, e infine si fecero apertamente influenzare da quell'arte per loro fino ad allora completamente sconosciuta. Ne ammirarono l'ispirato uso calligrafico della linea, l'ardito accostamento di colori vivaci, il taglio dinamico delle scene, le novità nella scelta dei temi, soprattutto quelli ispirati dal mondo della natura. Così le loro opere si schiarirono, pervase da una luce nuova, le modulazioni cromatiche si ampliarono, sedotte da campiture più sincere, mentre sempre più frequentemente reali oggetti di arte giapponese si inserivano nelle composizioni, in un vorticare di esotismi, macchie e tratti di pennelli saturi. Il Giapponismo. Non uno stile, non una corrente, né una moda, bensì una rivoluzione di gusto e di sintassi che avrebbe lasciato un segno indelebile nelle arti italiane tra Otto e Novecento.
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Piante fiorite delle quattro stagioni, particolare del paravento di sinistra a sei ante, sigillo Inen, colore e foglia d'oro su carta, primo periodo Edo (secolo XVII), h. cm 155,5 x lungh. cm 347,2 ognuno, Hosomi Museum, Kyoto

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Ito Jakuchu,
Cetrioli serpente e insetti, particolare, colore su seta, rotolo verticale, metà del periodo Edo
(secolo XVIII), h. cm 111,6, x lungh. cm 48,4, Hosomi Museum, Kyoto

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Katsushika Hokusai,
Cinque Bellezze, colore su seta, rotolo verticale, tardo periodo Edo
(secolo XIX), h. cm 40,6 x lungh. cm 79,1, Hosomi Museum, Kyoto

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Serizawa Keisuke (1895-1984),
Kimono con lettere dell'alfabeto hiragana, 1961
Cotone indaco, cm 151 x 122. The National Museum of Modern Art, Tokyo

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Kiyomizu Rokubei VI - (1901-1980),
Vaso con motivo di erbe autunnali, 1970
Ceramica, h cm 32, d. cm 36,5. The National Museum of Modern Art, Tokyo

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Filadelfo Simi - (1849-1923),
Bice. Iridescenze della madreperla, 1895 ca
olio su tela, cm 60×178. Galleria d'arte moderna, Palazzo Pitti Firenze

Fonte
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martedì 10 gennaio 2012

LA STRADA DI TATSUO SUZUKI

Tatsuo Suzuki è un fotografo di Tokyo.
Un vero Artista

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all images ©  Tatsuo Suzuki
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