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sabato 12 novembre 2011

“COCALARI” DI ALFREDO D’AMATO

Calea Vacaresti, zona periferica della città di Bucarest, è il teatro di un racconto per immagini struggente ma al tempo stesso altamente poetico. I “cocalari” sono i protagonisti di questo racconto. Storie con cui D’Amato è entrato in contatto “penetrando sottilmente, la psicologia di queste persone, facendosi carico che il suo “documento” abbia una dimensione etica” scrive Emilia Valenza nel testo critico. Questo progetto fotografico nasce dunque dalla volontà di documentare una realtà sociale tanto difficile quanto precaria. Alfredo D’Amato ha pubblicato le sue foto su numerosi magazine, tra cui l’ultimo numero della rivista di Emergency. Ha vinto il prestigioso Observer Hodge Photographic Award e il terzo premio per la competizione internazionale UNICEF, Photo of the Year a Colonia.

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all images © alfredo d’amato

Fonte

Alfredo d'Amato
Si è laureato in Fotografia di tipo documentaristico alla University of Wales, Newport. Vive a Palermo, in Sicilia. Nel tempo ha vinto premi importanti compreso il prestigioso Observer Hodge Photographic Award. 
Più recentemente è stato premiato alla competizione internazionale UNICEFF. Le sue fotografie vengono pubblicate su numerosi magazine, in particolare Foto8 e Source. 
www.alfredodamato.com
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mercoledì 14 luglio 2010

IRMANDADE DA BOA MORTE

In principio, nel 1823, nacque come banca, fondata da ex-schiave liberate, per finanziare la libertà di figli e mariti ancora in schiavitù. Oggi, la Irmandade da Boa Morte è l'unica confraternita femminile del Brasile: con sede a Cachoeira, nel Reconcavo Bahiano (la zona che, per la grande concentrazione di piantagioni e di schiavi, ha maggiormente risentito dell'influenza della cultura africana) la comunità è ancora composta da discendenti di schiavi neri ed è dedita ad un culto sincretico che combina elementi di candomblè, cattolicesimo e islam. Le irmanas, che hanno una rigida gerarchia interna che prevede un comitato direttivo e una Juíza Perpétua (rinnovati attraverso elezioni annuali), hanno, nel tempo, conquistato un ruolo centrale nella società della regione attraverso la concessione di microcredito e gli oltre 200 eventi religiosi che organizzano nel corso dell'anno, contribuendo a preservare i valori della tradizione africana all'interno di una società sempre più segnata da forti conflitti razziali.

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Photo di Alfredo D'Amato

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