Un simbolo per la città. A cinquant’anni dalla realizzazione del suo capolavoro, che coincide con l’anno della sua morte, New York festeggia Frank Lloyd Wright al Solomon R. Guggenheim Museum
Nessun paese sa come l’America celebrare i propri miti. A New York, il 15 maggio, è stata la volta di Frank Lloyd Wright, architetto americano con la A maiuscola e archistar ante litteram. Stimato in vita, fu dopo la morte trascurato per alcuni decenni. Una nuova ondata di celebrità, grazie alla mostra e al restauro del museo, è in arrivo in tutto il mondo. Negli U.S.A. c’è già chi parla di “wrightmania”.
Il Solomon R. Guggenheim Museum, una delle opere più conosciute di Frank Lloyd Wright in versione bozzetto. © 2009 The Frank Lloyd Wright Foundation, Scottsdale, Arizona
Disegni originali, modelli, fotografie e elaborazioni al computer ricostruiscono il percorso creativo di uno dei padri dell’architettura moderna mondiale
Taliesin III, Spring Green, Wisconsin, 1925–59. Foto di David Heald. © The Solomon R. Guggenheim Foundation, New York
Eppure Frank Lloyd Wright famoso lo è sempre stato. Classe 1868, contemporaneo del francese Le Corbusier e del tedesco Mies van der Rohe, è, tra gli architetti americani, sicuramente il più noto. Troppo spesso liquidato come padre dell’architettura organica (quella che prende le mosse dalla natura e dagli organismi viventi), è universalmente conosciuto per due opere: la fotogenica casa sulla cascata in Pennsylvania (Kauffmann House è il vero nome) e il babilonico Guggenheim Museum di Manhattan. Proprio la sua spirale ospiterà fino al 23 agosto la mostra dal titolo: Frank Lloyd Wright: From Within Outward. Ovvero: da dentro a fuori. Che poi significa che lo spazio interno (e il museo in questione ne è un esempio) può determinare la forma degli edifici.
Taliesin, West Scottsdale, Arizona, 1937–59. © 2009 The Frank Lloyd Wright Foundation, Scottsdale, Arizona
Hillside Fellowship Complex, Taliesin III Spring Green, Wisconsin, 1933. © The Solomon R. Guggenheim Foundation, New York
Bozzetto della reception in prospettiva del Solomon R. Guggenheim Museum New York, 1943–59. © 2009 The Frank Lloyd Wright Foundation, Scottsdale, Arizona
A cinquant’anni dalla realizzazione del suo capolavoro, che coincide con l’anno della sua morte, Frank Lloyd Wright, anche grazie a una eccezionale operazione di marketing, è stato, con materiali straordinari, raccontato a visitatori in movimento sull’elicoide che fece gridare allo scandalo. Nessuno prima di allora aveva osato modificare così tanto il punto di vista delle opere in un museo. La storia, anche quella del capolavoro del terzo millennio: il Guggenheim Museum di Bilbao di Frank Gehry (pronipote del museo newyorkese), gli ha dato ragione.
Una veduta del Larkin Company Administration Building (oggi demolito). Buffalo, New York, 1902–06. © 2009 The Frank Lloyd Wright Foundation, Scottsdale, Arizona
Progetto per il Gordon Strong Automobile Objective and Planetarium. Sugarloaf Mountain, Maryland, 1924–25. © 2009 The Frank Lloyd Wright Foundation, Scottsdale, Arizona
Una veduta interna dell'Unity Temple. Oak Park, Illinois, 1905–08. © The Solomon R. Guggenheim Foundation, New York
FRANK LLOYD WRIGHT: FROM WITHIN OUTWARD
Solomon R. Guggenheim Museum
15 maggio - 23 agosto 2009
1071 Fifth Avenue (at 89th Street)New York, NY 10128-0173
Orari: sabato-mercoledì dalle 10.00 alle 17.45
venerdì dale 10.00 alle 19.45
giovedì, chiuso
Prezzo del biglietto: 18 dollari
LINK CORRELATI:http://www.guggenheim.org/http://www.franklloydwright.org/
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Essence of the Architect (nytimes.com)
From Within Outward (archidose.blogspot.com)
See the Art Institute of Chicago's Modern Wing - Free! (chicagoist.com)
Those modern architectural statements might look great, but do the buildings actually function well? (isiria.wordpress.com)
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