Un rendering di Nizuc, sulla Riviera Maya.
L'Ici non li preoccupa. Il caro mutui non li riguarda affatto. Il rispetto dell'ambiente, invece, è una priorità assoluta per i privileged few, ricchi acquirenti e costruttori di case a sette stelle. Come Nizuc, un complesso residenziale sulla Riviera Maya, ideato da Adrian Zecha, leggendario maestro dell'ospitalità (suoi gli Amanresorts) nonché editore delle riviste Asia Magazine e Orientations. Nizuc è un resort da 180 milioni di dollari, ricavato all'interno dell'ex tenuta presidenziale messicana: 3 grandi ville fronte mare (di 1000 mq² l'una), 16 Club Suite (da 167 mq²), 160 pied-ậ-terre, tutte con piscina privata a sfioro. Più un albergo di 45 camere, campo da golf disegnato da Jack Nicklaus, Havana cigar Lounge, piscine, ristoranti, marina privata, e 2000 mq² di spa con trattamenti ispirati alla medicina ayurvedica e alle tradizioni Maya. Il progetto è di Jean-Michel Gathy, l'archistar del Setai di Miami e del One & Only alle Maldive. Gli interni di Jaya Ibrahim. La lista dei conforts lunga quanto una guida telefonica include anche amenities made in Italy come le macchine per il caffè Lavazza e la linea di cortesia dell'hotel firmata Laura Tonatto.Insomma lusso all’ennesima potenza ma…sostenibile. Nizuc è infatti un insediamento environmentally friendly. «Sin da quando lo abbiamo individuato, abbiamo avvertito la responsabilità di proteggere il suo habitat naturale: Nizuc, che nell'idioma dei Maya, vuol dire dono degli dei, si affaccia sulla più grande barriera corallina dell'emisfero occidentale. È lambito da due chilometri di spiaggia e da una riserva secolare di mangrovie, per le quali abbiamo creato una sorta di nursery. In due anni, e grazie all’aiuto di duecento persone, abbiamo rigenerato 200,000 piante», spiega Alan Becker, vulcanico proprietario del resort. Lui, ex direttore creativo della Z film (produttrice di Babel and 21 Grams) e ultimo rampollo di un'antica dinastia di immobiliaristi messicani (i Becker Arquitectos), incarna il modello dell'eco-warrior, con quel suo approccio olistico all'architettura che sta diventando mood imperante.
L'archiettura di lusso ecologica
Basta guardare i paesi del Golfo, l’area a più alta concentrazione di green-building, immobili di prestigio eco-rispettosi. Proprio laggiù infatti, paradossalmente, i petrodollari stanno finanziando il più gigantesco cantiere ecologico.
Emblematico il caso del Bahrain World Trade Center di Shaun Killa a Manama: due torri collegate da tre turbine eoliche giganti che producono energia e soddisfano il 15% del fabbisogno dei residenti-utenti: uffici, pied-ậ- terre occupati da business men, shopping center, caffé e ristoranti. A Dubai, l'architetto tedesco Eckhard Gerber sta progettando un'altra energy tower, Burj-al-Taqa, in arabo: il primo grattacielo al mondo 100% energy self-suficient, grazie a una gigantesca turbina eolica installata sul tetto.
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Riviera Maya resorts paradise for families (cnn.com)
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