Al Centro Culturale Candiani la prima antologica dell’opera fotografica del regista Premio Oscar
Odessa, sul set del film "La leggenda del pianista sull'oceano", 1996
In contemporanea alla presentazione dell’ultimo film di Tornatore “Baarìa”, che ha aperto la 66ª Mostra Internazionale d’Arte Cinematografica di Venezia, è stata inaugurata ieri 3 settembre negli spazi espositivi del Centro Culturale Candiani la prima grande antologica dedicata all’opera fotografica del regista Premio Oscar, intitolata “Indiscrezioni”.
New York, 2007
La rassegna è curata dall’autore e da Monica Maffioli, e nasce dalla lunga e preziosa collaborazione che si è instaurata tra Giuseppe Tornatore e il MNAF-Museo Nazionale Alinari della Fotografia a partire dalla suggestiva ideazione scenografica della mostra celebrativa dei 150 anni di Alinari, nel 2003 a Palazzo Strozzi, e all’allestimento nel 2006 del Museo Nazionale Alinari della Fotografia.
Odessa, sul set del film "La leggenda del pianista sull'oceano", 1996
Immagini che fanno vivere lo stretto e indissolubile rapporto tra fotografia e cinema
Bagheria, 2 novembre 1973
Promossa dal Centro Culturale Candiani e da Fratelli Alinari Fondazione per la Storia della Fotografia in occasione della 66ª Mostra Internazionale d’Arte Cinematografica di Venezia, con il patrocinio dell’Assemblea Regionale Siciliana, in collaborazione con Cassa Di Risparmio di Venezia e con il contributo di Studio Grafico Sumo, la mostra attraversa tutta la carriera di Tornatore con immagini estremamente espressive ed emozionanti che fanno vivere nel quotidiano lo stretto e indissolubile rapporto tra fotografia e cinema.
Pechino, 2007
Immagini girate per il mondo: la Sicilia e Bagheria, Tokyo e New York, Mosca e Città del Capo, la Cina e il Sud Africa, la Russia e la Siberia. Oltre 100 gli scatti, selezionati dal suo archivio, che ci accompagnano nel conoscere la sua visione che “muove dalle still pictures” per pervenire al “moving pictures”.
Ponticello (Palermo), 1970
Tornatore bambino e la macchina fotografica: «necessaria come le scarpe»
«Avevo dieci anni quando ho cominciato a usare la macchina fotografica. Da allora per circa un decennio essa è stata per me una specie di indumento, qualcosa che si indossa necessariamente la mattina prima di uscire per strada, qualcosa senza la quale non puoi muoverti, qualcosa di molto simile alle scarpe», è così che Giuseppe Tornatore descrive la sua passione per la fotografia, elemento determinante anche nella sua attività cinematografica, per la cui qualità è più volte premiata nei suoi film, come ad esempio “La Leggenda del pianista sull’oceano” e “Malena”.
Bagheria, 1972
Dalle prime ricerche giovanili del futuro regista alle più mature visioni
Bagheria, 1970
In questa mostra - che si inaugura contemporaneamente alla presentazione dell’ultimo film di Tornatore “Baarìa” al Festival del Cinema di Venezia, mentre la prima sede fiorentina al Museo Alinari ricordava il ventesimo anniversario dell’uscita nel 1988 del film “Nuovo Cinema Paradiso”, che ha sancito la sua notorietà a livello mondiale e gli ha fatto vincere due anni dopo il premio Oscar - le fotografie di Tornatore rappresentano l’occasione di scoprire un nuovo aspetto artistico del noto regista italiano: dalle sue prime ricerche giovanili, ma che già manifestano una particolare sensibilità e attenzione nel cogliere furtivamente le emozioni del vivere quotidiano di personaggi e luoghi della propria città, Bagheria, alle più mature visioni che riporta dal suo viaggio in Siberia, voluto da Alberto Meomartini, presidente dell’Italgas, nella cittadina di Novij Urengoi, per raccontare la storia di un agglomerato urbano nato intorno agli anni Ottanta, grazie alla scoperta di oltre 6000 miliardi di metri cubi di riserve di gas naturale.
Siberia, Novij Urengoi, 1999
«Quella stagione della mia vita spesa a rubare immagini con la mia indimenticata Rolleicord»
New York, 1998
Tante altre immagini scattate in giro per il mondo, fotografie di Mosca, della Cina, del Marocco, della Tunisia, del Sudafrica e degli Stati Uniti, in un viaggio a ritroso nel tempo, - come egli stesso dice – «verso quella stagione della mia vita spesa ad andare in giro a rubare immagini con la mia indimenticata Rolleicord.
Tunisia, 2007
Anni di pedinamenti e appostamenti, anni che mi hanno insegnato ad osservare la gente, a studiarne le espressioni e i movimenti, sino a prevenirne quasi le azioni, sino all’illusione di condizionarne il comportamento. Anni in cui ho scoperto che se fotografi uno sconosciuto, nell'istante stesso in cui fai scattare l’otturatore, quella persona smette di esserti estranea, perché la porterai sempre con te».
Sudafrica, 1995
Le iniziative collaterali alla mostra
La mostra - che presenta anche la proiezione filmata di una intervista a Tornatore sul tema della fotografia - sarà accompagnata da una serie di iniziative collaterali tra le quali una personale dei film dal titolo “L’emozione e la forma. Il cinema di Giuseppe Tornatore”, concerti e incontri.
Scheda Tecnica
- “Indiscrezioni. Giuseppe Tornatore, fotografie”
fino al 25 ottobre 2009
Inaugurazione (su invito): giovedì 3 settembre, ore 18 - Curatori:
Giuseppe Tornatore e Monica Maffioli - Centro Culturale Candiani (sala espositiva secondo piano)
Mestre Venezia, Piazzale Candiani 7 - Orario di apertura:
lun-ven, ore 15.30-19.30; sab e festivi, ore 10.30-12.30 e 15.30-19.30 - Biglietti:
Ingresso libero - Catalogo:
Fratelli Alinari. Fondazione per la Storia della Fotografia.
Leggi la scheda del catalogo - Info:
Fratelli Alinari Fondazione per la Storia della Fotografia
Largo Alinari 15, Firenze
Tel. (+39) 055 23951, Fax (+39) 055 2395247
fondazione@alinarifondazione.it
Centro Culturale Candiani
Tel. (+39) 041 2386111 - Fax 041 2386112
di Bernd Noack
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