sabato 13 luglio 2013

SARDEGNA BY UGO PELLIS

clip_image001

Ritratto di Ugo Pellis
al tempo del suo viaggio di ricerca in Sardegna


Biografia
Ugo Pellis nasce il 9 Ottobre 1882 a Fiumicello (UD). Dopo le scuole primarie, frequenta lo Staatsgymnasium di Gorizia. In seguito s'indirizza agli studi di filologia e linguistica romanza e germanica. All'Università di Innsbruck, lavora sotto la guida di Theodor Gartner (1843-1925), pioniere delle ricerche sulle lingue retoromanze. Successivamente Pellis si trasferisce all'Università di Vienna. Finiti gli studi ottiene una cattedra di Lingua e letteratura italiana al Liceo di Capodistria e, successivamente, al Liceo «Petrarca» di Trieste. Le sue prime indagini risalgono all'inizio del Novecento. Dal 1907, i suoi scritti appaiono regolarmente sulle riviste scientifiche friulane, quali la goriziana «Le Nuove Pagine» e «Forum Julii». Nel primo decennio del secolo pubblica inoltre le sue prime prose in lingua friulana (La ciana gargàna, Al rusignùl svuarbat). La sua attività scientifica s'intensifica col trascorrere del tempo, inquadrandosi metodologicamente nell'ambito delle grandi indagini linguistiche volte alla costruzione di aree culturali sulla base di tratti geofonetici. Da tali ricerche deriveranno i primi grandi Atlanti linguistici, come
l'Atlas Linguistique de la France, pubblicato dal 1902 e il 1910 dal linguista francese di origine svizzera Jules Gilliéron, il Deutscher Sprachatlas di Georg Wenker e Ferdinand Wrede (1926-1956) e Sprachund Sachatlas Italiens und der Südschweiz degli zurighesi Karl Jaberg e Jakob Jud (1928-1940). Nel clima di grande fervore per la filologia, Pellis è fra i fondatori della Società Filologica Friulana (1919) di cui sarà presidente, dal 1920 al 1923.
Negli anni a seguire egli partecipa all'ideazione, formulazione e stesura dell'Atlante Linguistico Italiano (ALI), progetto guidato da Matteo Bartoli dell'Università di Torino, dedicandosi in particolar modo alla stesura e alla sperimentazione della ricchissima scheda da campo (il celebre «Questionario») che sulla centralità del dato linguistico permette al ricercatore di restituire un'immagine profonda e articolata del sistema di tratti culturali locali correlati all'argomento in questione. Tale applicazione gli procurerà la concessione dell'esonero dall'insegnamento, che gli sarà concessa l'11 Dicembre 1924 dal Ministro dell'Istruzione, per potersi dedicare pienamente alle sue amate ricerche filologiche. Dal 1925 al 1943, il filologo friulano compie così numerosi e continui rilevamenti linguistici in Italia e nelle zone alloglotte dell'Istria e della Dalmazia, sempre con la massima serietà e fedeltà al suo metodo d'indagine. Il suo maggior contributo alla ricerca filologica italiana è probabilmente dato dai tre anni di ricerca sul campo che trascorre in Sardegna dal Dicembre del 1932 al Giugno 1935. La documentazione filologica e fotografica raccolta durante i sette viaggi nell'Isola costituiscono quasi un terzo di tutta la sua attività di ricercatore. Prima di spegnersi a Gorizia il 17 Luglio del 1943, avrà indagato 727 delle mille località previste dalla sua ricerca, lasciando un materiale immenso di carattere linguistico e fotografico che attende ancora oggi di essere in buona parte indagato in tutta la sua ricchezza.

Premessa - Nel Dicembre del 1932, il filologo friulano Ugo Pellis inizia un lungo viaggio di ricerca attraverso la Sardegna, che lo porterà, nel volgere quasi ininterrotto di tre anni, a indagare sistematicamente la struttura e le peculiarità della lingua sarda, per la stesura del celebre Atlante Linguistico Italiano. Nel corso del suo lavoro «nobilissimo ma gravissimo», in parte insieme alla moglie Nelda, Pellis visiterà 124 località diverse dell'Isola, percorrendo a piedi, sul dorso di muli e sulle traballanti ruote d'una Balilla donata dal Duce, targata TS 1162, migliaia e migliaia di chilometri, col suo carico di album d'illustrazioni, di questionari filologici, di taccuini da campo e di carte geografiche, che lo facevano spesso apparire agli occhi della gente un personaggio misterioso e buffo. Nel suo bagaglio anche un corredo di lastre fotografiche (poi di pellicole) utilizzate per ritrarre la realtà che circondava il suo universo di parole: uomini e cose che, nell'immaginario dello studioso educato a Vienna e a Innsbruck si configurarono, sin dall'inizio, come una sorta d'inesauribile campionario di archetipi della «mediterraneità».

clip_image002
La Balilla adoperata da Pellis nei suoi viaggi attraverso la Sardegna, in una foto che ritrae in primo piano un uomo in costume maureddino di Palmas Suergiu. 27 Gennaio 1933.

Pellis prepara il suo viaggio con cura meticolosa, studiando attentamente tutte le fonti bibliografiche a quei tempi disponibili. In particolare, fa tesoro dei lavori dell'illustre filologo tedesco Max Leopold Wagner (1880-1962), cui si deve una parte significativa delle conoscenze ancor oggi fondamentali sulla lingua e sulla cultura materiale del popolo sardo. Le prime interviste di Pellis sono quelle fatte nell'Aprile del 1929 ai militari della Brigata Sassari di stanza a Trieste con i quali comincia a impratichirsi dell'oggetto della sua ricerca. Il lavoro sul campo è attentamente pianificato. Pellis sbarca a Cagliari nei primi giorni di Dicembre del 1932 e intraprende un viaggio sistematico attraverso le località dell'Isola. Il suo sistema consiste nel trovare degli epicentri linguistici e culturali distanti fra loro lo spazio di una mezza giornata di viaggio. Da un epicentro si muove poi per svolgere le sue inchieste in località generalmente entro una trentina di chilometri dal punto di partenza. Muovendosi da un epicentro a un altro, ne approfitta per fermarsi in una o due località lungo la strada, così da «massimizzare» la resa del suo lavoro. Pellis è davvero infaticabile. La sua inchiesta linguistica tocca 170 tappe disegnando così sulla carta della Sardegna un'immaginaria fitta ragnatela di tratti culturali che costituisce ancor oggi una delle immagini più cogenti dell'Isola, setacciata con l'animo del filologo e con un'intima sensibilità d'artista. La ricerca di Pellis richiede sette diversi viaggi, ciascuno dedicato per lo più ad un settore geografico dell'Isola che corrisponde, ad una o più regioni storiche, per un totale di 440 giorni di lavoro. Il viaggio più lungo è il primo, attraverso il Campidano, il Sulcis-Iglesiente e via lungo la parte occidentale dell'Isola sino a Bosa. Il secondo viaggio è dedicato ad alcune località particolarmente isolate del Montacuto e delle Baronìe e dura soltanto 31 giorni. Il terzo viaggio lo porta ad attraversare l'Ogliastra da nord a sud, verso il Sàrrabus, il Gerrei e la Trexenta. Il quarto viaggio, che dura due mesi, è dedicato alla parte centro-meridionale dell'Isola e tocca 29 diverse località del Barigadu, del Sarcidano, della Marmilla, della Trexenta e dell'Ogliastra, e inoltre i paesi di Seùi e Meana Sardo. Il quinto viaggio, negli ultimi due mesi del '34, si svolge interamente attraverso le Barbagìe. Il sesto viaggio lo conduce nella parte nord-occidentale dell'Isola (Sassarese, Meilogu, Anglona). Il settimo viaggio con il quale conclude la sua ricerca sistematica nelle località dell'Isola copre la parte centrale e orientale della Provincia di Sassari, soprattutto nelle regioni storiche del Gocèano, del Montacuto e della Gallura.
Fonte

© Ugo Pellis-Museo delle Culture, Lugano, Switzerland. - [Donna in costume] - Bono - 26 Maggio 1935 © Ugo Pellis/Museo delle Culture, Lugano, Switzerland. - [Donna in costume] - Bono - 26 Maggio 1935

© Ugo Pellis-Museo delle Culture, Lugano, Switzerland. - [Strada] - Villasimìus - 6 Aprile 1934 © Ugo Pellis/Museo delle Culture, Lugano, Switzerland. - [Strada] - Villasimìus - 6 Aprile 1934

© Ugo Pellis-Museo delle Culture, Lugano, Switzerland. - Il telaio - Villagrande Strisàili, 6 Dicembre 1934 © Ugo Pellis/Museo delle Culture, Lugano, Switzerland. - Il telaio - Villagrande Strisàili, 6 Dicembre 1934

© Ugo Pellis-Museo delle Culture, Lugano, Switzerland. - Rocca e fuso - Thiesi - 29 Marzo 1935 © Ugo Pellis/Museo delle Culture, Lugano, Switzerland. - Rocca e fuso - Thiesi - 29 Marzo 1935

© Ugo Pellis-Museo delle Culture, Lugano, Switzerland. - Ragazzina con brocca (kadinu) - Baunei - 13 Marzo 1934 © Ugo Pellis/Museo delle Culture, Lugano, Switzerland. - Ragazzina con brocca (kadinu) - Baunei - 13 Marzo 1934

© Ugo Pellis-Museo delle Culture, Lugano, Switzerland. - Asina e asinello - Meana Sardo . 6 Giugno 1934 © Ugo Pellis/Museo delle Culture, Lugano, Switzerland. - Asina e asinello - Meana Sardo . 6 Giugno 1934

© Ugo Pellis-Museo delle Culture, Lugano, Switzerland. - Donna che inforna il pane - Fonni - 9 Novembre 1934 © Ugo Pellis/Museo delle Culture, Lugano, Switzerland. - Donna che inforna il pane - Fonni - 9 Novembre 1934

© Ugo Pellis-Museo delle Culture, Lugano, Switzerland. - Casa - Milis - 6 Aprile 1933 © Ugo Pellis/Museo delle Culture, Lugano, Switzerland. - Casa - Milis - 6 Aprile 1933

© Ugo Pellis-Museo delle Culture, Lugano, Switzerland. - Uomo che pulisce fave - Escalaplano - 16 Giugno 1934 © Ugo Pellis/Museo delle Culture, Lugano, Switzerland. - Uomo che pulisce fave - Escalaplano - 16 Giugno 1934

© Ugo Pellis-Museo delle Culture, Lugano, Switzerland. - Donna con carico che viene dall'aia - Escalaplano - 17 Giugno 1934 © Ugo Pellis/Museo delle Culture, Lugano, Switzerland. - Donna con carico che viene dall'aia - Escalaplano - 17 Giugno 1934

© Ugo Pellis-Museo delle Culture, Lugano, Switzerland. - [Strada] - Villasimìus - 6 Aprile 1934 © Ugo Pellis/Museo delle Culture, Lugano, Switzerland. - [Strada] - Villasimìus - 6 Aprile 1934

© Ugo Pellis-Museo delle Culture, Lugano, Switzerland. - Nassa - Castelsardo 11 Marzo 1935 © Ugo Pellis/Museo delle Culture, Lugano, Switzerland. - Nassa - Castelsardo 11 Marzo 1935

© Ugo Pellis-Museo delle Culture, Lugano, Switzerland. - Akrobàriu (Arcolaio) - Guasìla - 12 Aprile 1934 © Ugo Pellis/Museo delle Culture, Lugano, Switzerland. - Akrobàriu (Arcolaio) - Guasìla - 12 Aprile 1934

© Ugo Pellis-Museo delle Culture, Lugano, Switzerland. - Ragazzina in costume da festa - Tonara - 18 Novembre 1934 © Ugo Pellis/Museo delle Culture, Lugano, Switzerland. - Ragazzina in costume da festa - Tonara - 18 Novembre 1934

© Ugo Pellis-Museo delle Culture, Lugano, Switzerland. - Mucchi d'orzo - Escalaplano - 17 Giugno 1934 © Ugo Pellis/Museo delle Culture, Lugano, Switzerland. - Mucchi d'orzo - Escalaplano - 17 Giugno 1934

© Ugo Pellis-Museo delle Culture, Lugano, Switzerland. - Pinnéttu (capanna) – Ploaghe - inv. 3624 © Ugo Pellis/Museo delle Culture, Lugano, Switzerland. - Pinnéttu (capanna) – Ploaghe - inv. 3624

© Ugo Pellis-Museo delle Culture, Lugano, Switzerland. - Sa vorrèdda gun-ifožìbis i forrèddus (focolare a terra e alto) - Usellus - 2 Giugno 1934 © Ugo Pellis/Museo delle Culture, Lugano, Switzerland. - Sa vorrèdda gun-ifožìbis i forrèddus (focolare a terra e alto) - Usellus - 2 Giugno 1934

Nessun commento:

Posta un commento

ShareThis

post<li>
Related Posts with Thumbnails