Con stranded si chiamano tra loro e identificano chi non riesce a ripartire C’è chi non aveva denaro a sufficienza, chi è stato derubato, chi non ha calcolato le tangenti da pagare ai posti di controllo. Lavorare gratis per un padrone in attesa di essere pagato è l’unico modo per sperare di proseguire il viaggio. Molti si adattano a fare qualsiasi cosa, ma ad alcuni l’idea di essere sfruttati, inferiori e abbandonati può impedire una reazione, condannandoli a rimanere “schiavi” per molto tempo. Le ragazze devono accettare compromessi ancor più pesanti: lavorare per qualcuno e nel frattempo soddisfarlo sessualmente, oppure lavorare per uno dei 3 bordelli dell’oasi a 1500 CFA [2,3€] a prestazione. Non hanno altre scelte! I primi giorni di Aprile 2009 nell’oasi di Dirkou c’erano 7000 persone in attesa di ripartire per la Libia.
Le statistiche ufficiali dicono che le dure condizioni del viaggio causano la morte di circa il 12% dei migranti, ma si suppone che siano molti di più. Negli stessi giorni nell’Italia e nell’Europa pre-elettorale, i politici discutevano sulla legittimità o meno dei respingimenti in mare.
ALFREDO BINI
Bellissime fotografie davvero.
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