Una Cuba più viva e più vera, intima e contraddittoria quella raccontata da Giulio Di Meo, fotografo free-lance, casertano residente a Bologna.
Di Meo racconta un isola impegnata in un viaggio de andreiano, lo fa attraverso i volti della gente comune che naviga distante dalle “parole celebrative del nulla” del potere locale e straniero.
Un popolo alla ricerca “ostinata” di un futuro migliore, un popolo che ostinatamente sopravvive con pacata e gioiosa umanità.
Un popolo “contrario”, che non si è piegato al dominio americano, non ha svenduto la sua anima.
Un popolo “resistente”, alle tante ingiustizie, ai vecchi e nuovi inganni, alle innumerevoli contraddizioni di un sistema troppo spesso inchiodato su se stesso.
Un popolo che si ostina a navigare contro millenarie paure.
Quelli cubani sono la prima parte di un progetto molto più vasto - “Riflessi Antagonisti”-, che riguarderà diversi paesi sudamericani.
“Il titolo nasce dalla constatazione che la situazione sudamericana è la conseguenza, il riflesso, appunto, della politica di sfruttamento attuata prima dai colonizzatori europei e successivamente dai governi e dalle lobby economiche statunitensi”.
Paesi con ampie zone al limite del sottosviluppo costantemente depredati delle proprie risorse naturali. In Sudamerica il 30% della popolazione è costretto a vivere con meno di un dollaro al giorno.
Ho deciso di iniziare il mio progetto da Cuba come luogo simbolo di un continente che ha sempre cercato di ribellarsi.”
Cuba è un paese sottoposto da oltre 25 anni ad embargo da parte degli U.S.A., quindi sicuramente la condizione economica cubana ha subito notevoli “riflessi” e conseguenze.
Nonostante quest’infamia dell’embargo, Cuba ha raggiunto importanti traguardi sociali: ha la media di vita più alta del continente (oltre 70 anni) e la più bassa mortalità infantile (9 per mille), la più alta alfabetizzazione dell’America Latina (96%, in Italia abbiamo il 98%).
All’uscita dell’aeroporto dell’Avana c’è un cartello che dice “Oggi 200 milioni di bambini nel mondo dormono per strada, nessuno è cubano”. È propaganda politica, ma è un dato inconfutabile.
Questa è la Cuba immortalata da Di Meo, una Cuba terra, come direbbe De Andrè, di “servi disobbedienti alle leggi del branco”, ma ormai anche isola insofferente al rosario di astuzie e meschinità recitato dalla maggioranza.
Foto con un unico dovere, quello di registrare questi volti, queste gocce di umanità, queste anime “che dopo tanto sbandare è appena giusto che la fortuna li aiuti”, come un’anomalia, come una distrazione……
Giulio Di Meo.
Ostinati e Contrari
Periodo: 4 - 15 maggio 2009
PALAZZO DELLA REGIONE AUTONOMA
TRENTINO ALTO ADIGE SUDTIROL
Piazza Dante 16
Trento
Orari: dalle 10 alle 13 e dalle 15 alle 19. Chiuso sabato e domenica
tel. 0461201111
pubblrel@regione.taa.it
www.regione.taa.it
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