sabato 12 giugno 2010

RINASCIMENTO PRIVATO

Aspetti inconsueti del collezionismo degli Este da Dosso Dossi a Brueghel

Il titolo della mostra rinvia a quello del celebre romanzo storico con cui Maria Bellonci vinse il Premio Strega nel 1986. L’esposizione, curata da Mario Scalini e Nicoletta Giordani, fa rivivere l’atmosfera culturale che permeò la Corte e la Dinastia dei Principi d’Este tra Ferrara e Modena, alla stregua di quanto Isabella d’Este, che del volume della Bellonci è la protagonista, racconta di sé e della Corte dei Gonzaga.

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Ambito romano
Busto di Antinoo
Prima metà del XVIII secolo
Bronzo dorato (testa) e alabastro d’onice (busto)
con base 85x56x28 cm
Modena, Galleria, Museo e Medagliere Estense
(in deposito presso Palazzo Coccapani),

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Arte romana
Rilievo con Aion/Phanes entro Zodiaco
Secondo venticinquennio II secolo d. C.
Marmo bianco
74 cm × 48,7 × 5 cm (fronte) × 8,5 cm (retro)
Modena. Galleria, Museo e Medagliere Estense

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Esculapio
II secolo d.C.
corniola nocciola
forma ellittica (Zwierlein-Diehl 4)
12 x 14.5 x 4.5 mm
Modena, Galleria Estense

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Amorini vendemmiatori
II secolo d.C.
diaspro rosso
forma ellittica; Zwierlein-Diehl 8.
8.5 x 11 x 2 mm
Modena, Galleria Estense

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Lelio Orsi
Scene di diluvio mitologico con cavalli marini. Affresco dalla ‘stufa’ di Novellara.
Decorazione murale
trasportata su massello di gesso.
base 56,8 x h 37,2 x spess. 5 cm
Modena, Galleria, Museo e Medagliere Estense,

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Dosso Dossi
Ritratto di buffone di corte
Olio su tela
60,5 x 53 cm,
Modena, Galleria, Museo e Medagliere Estense,

L’amore per l’Antico che contraddistinse l’umanesimo di Leonello d’Este, la magnificenza di Borso, le passioni antiquarie di Alfonso I e dei cardinali Ippolito I e Ippolito II è esemplificato in mostra dal rilievo marmoreo con Bacco e Menadi, dall’enigmatico bassorilievo con lo Zodiaco che racchiude, come un fregio, il divino Phanes generato dall’uovo cosmico, quale simbolo dell’eterno ciclo di morte e rinascita. Fa da pendant il busto rinascimentale che impreziosisce con i suoi marmi mischi uno straordinario Antinoo raffigurato come imperatore.
Le ricche raccolte numismatiche sono ben rappresentate dal nucleo di oltre cento monete d’oro: rari esemplari dal mondo punico fino al Medioevo bizantino, passando attraverso la monetazione prodotta dalla Grecia, dalle città greche coloniali della Sicilia e della Magna Grecia, fino alle emissioni d’oro di Cesare, di Augusto e dei più celebrati imperatori che resero Roma immortale.
E ancora, 500 gemme finora mai presentate al pubblico costituiscono in mostra il nucleo centrale delle Antichità estensi.
Nell’esposizione sono esaltate le materie prime delle gemme: le varietà di calcedonio, i lapislazzuli, le molteplici corniole, le ametiste, l’eliotropio e in particolare i granati nelle rare forme del piropo e dell’almandino che riconducono alle vie commerciali che fornirono rocce e minerali resi preziosi dalla loro provenienza esotica, tra cui Cipro e l’Anatolia fino all’Afghanistan e all’isola di Sri Lanka. Un altro aspetto che riguarda le gemme sono le proprietà terapeutiche e magiche che gli antichi attribuivano alle pietre e alle raffigurazioni.
Museo Archeologico Regionale
12 Giugno 2010 - 1 Novembre 2010
Orari: tutti i giorni dalle ore 9.00 alle 19.00.
Biglietti: intero euro 5,00; ridotto euro 3.50
Informazioni e prenotazioni:
Assessorato Istruzione e Cultura della Regione autonoma Valle d’Aosta
Servizio attività espositive
Tel. 0165-274401
u-mostre@regione.vda.it
Museo Archeologico Regionale
Tel. 0165-275902
http://www.regione.vda.it/
Catalogo Silvana Editoriale
Ufficio Stampa
Assessorato Istruzione e Cultura
della Regione autonoma Valle d’Aosta
Sabina Vagneur tel. 0165-273457
Studio Esseci, Padova

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