venerdì 30 aprile 2010

HELIX HOTEL

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The centerpiece of a new waterfront development in Abu Dhabi, the Helix Hotel will feature 208 guest rooms and suites arranged around a helical floor.

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Gone are the rigid hallways and duplicated room views of a traditional hotel. Here, the floor constantly shifts in width and pitch as it rises to the top level.

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The running track on the fifth floor represents the only time when the ramping ceases and a flat surface prevails.

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Designed by New York's Leeser Architecture.

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Via Contemporist.
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EUGÈNE PETERS

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Hij begon zijn artistieke carrière aan de Académie voor Schone Kunsten in Antwerpen. Daar bekwaamde hij zich in het grafisch métier onder leiding van leermeesters als René De Coninck, Marc Séverin en Jos Hendrickx.

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Etsen en tekenen volstonden echter niet voor hem en daarom begon hij daarnaast te experimenteren met olieverf. Hierin was hij zijn eigen leermeester.Zonder nog ooit gehoord te hebben van Hiëronymus Bossch lijken de figuren van de eerste schilderijen van Peters zo te zijn weggelopen uit diens landschappen. Later laat hij zich soms inspireren door mensen als Pieter Breughel de Oude en , meer hedendaags, Pyke Koch.

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Eugène Peters schildert nu alweer zo'n dertig jaar en heeft in die tijd een geheel eigen stijl ontwikkeld.
Zijn werken vormen een wonderlijk samenspel van realiteit en verbeelding. Ze getuigen steeds van een diepe liefde voor de natuur. Of hij nu een konijn schildert, een kikker of een struisvogel, een pels lijkt zacht als fluweel, een verenpak glanst alsof de zon erop schijnt en oogjes schitteren als sterren.

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Eugène Peters zou echter Eugène Peters niet zijn als hij niets zou toevoegen. Daarom dragen zijn dieren feestmutsen, mantels van satijn met kanten kragen, middeleeuwse puntschoenen en wat al meer. Zij voeren strijd met pijl en boog of een ander wonderlijk strijdwapen in een magische wereld, waar alles mogelijk is.
Commédia dell'Arte

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Maar hij schildert niet enkel dieren. De figuren van de Commédia dell'Arte leveren een ware hoorn des overvloeds aan onderwerpen.

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Pierrots en Harlekijns treden op als acrobaten, struisvogeltemmers of gewoon als zichzelf. Circustenten en theaterpodia vormen een dankbare achtergrond voor deze figuren in bonte lapjespakken, met narrenmutsen, trommels en bazuinen.. Geen wonder, dat Eugène Peters meestal wordt ondergebracht bij de Magisch Realisten, alhoewel hij zichzelf liever bestempelt als fijnschilder

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Sito artista: http://www.eugenepeters.com/

Fonte

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giovedì 29 aprile 2010

PRIMA MOSTRA IN ITALIA DI HERBERT MURRIE

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Prima mostra in Italia di Herbert Murrie, esponente dell’action painting americana, ospitata dal Comune di Siena negli spazi dei Magazzini del Sale di Palazzo Pubblico dal 24 aprile al 16 maggio, grazie al contributo della Banca Monte dei Paschi di Siena.

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Beward of Flying Objects

L’energia vibrante delle opere di Herbert Murrie e il suo gesto potente, esaltati dall’uso di smalti alchidici e resine polimeriche, irrompono nelle sale medievali in cui si sviluppa l’allestimento, a cura dell’artista stesso, per produrre un cromatismo di grande effetto visivo. Oltre venti dipinti di grande e medio formato, realizzati tra il 2007 e il 2009, restituiranno al visitatore le suggestioni e le emozioni che Murrie, originario di Chicago, ha in particolare tratto dalla sua ventennale frequentazione dell’Italia e di altri paesi europei.

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Herbert Murrie
Herbert Murrie spiega la sua opera.
"Quando inizio a dipingere parto da una rappresentazione spaziale e cromatica che ho in mente. Comincio versando i colori sopra la superficie che farà da sfondo alla gestualità e alle immagini. Le strutture e le forme emergono dalla costante miscelatura e manipolazione della pittura; intrecciando forme, linee e curve che producono una struttura spaziale che può essere alterata senza fine per creare soluzioni sempre nuove.

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Riuscire a determinare il cambiamento, il flusso di qualcosa, mi appaga. Elimino, taglio, vi ricostruisco sopra ciò che sento mentre lavoro. Ogni tanto, quando immagino cosa potrà accadere dopo questi cambiamenti, mi accorgo che il risultato è più fresco, più organico, più libero. L’istinto prende il sopravvento. La composizione tra differenti forme, colori, strutture, proporzioni, armonie, ecc. diventa un sistema astratto analogo a quello della musica. Lasciare che ciò accada, piuttosto che seguire un piano preciso può essere più genuino, più ricco e più vivo.

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Nel mio lavoro artistico, i filtri della musica sono le linee del dialogo. L’autenticità dell’esperienza musicale, da Mozart a Dylan, è qualcosa che traduco in un vocabolario visivo. La musica fa affidamento su una struttura stabile, che segue all’infinito l’espressione dell’emozione. I sentimenti, le sensazioni producono uno specifico effetto emotivo.

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Nei miei dipinti in bianco e nero, per esempio, la privazione del colore crea una semplificazione che porta solo l’emozione nelle forme e nelle relazioni spaziali, formatesi intrecciando spirali e macchie di colore. Il caso gioca un ruolo importante nella mia pittura. Tuttavia non è mai una casualità cieca: è sempre programmata, e allo stesso tempo sorprendente."

Herbert Murrie
Siena, fino al 16 maggio 2010
Palazzo Pubblico, Magazzini del Sale
Tutti i giorni - Orario 10:00 – 18:00 - Ingresso gratuito
Herbert Murrie vive e lavora tra Chicago e l’Italia, nella zona delle Crete Senesi, in un’area particolarmente suggestiva che ha affascinato molti personaggi del jet set internazionale. Formatosi alla scuola d’arte dell’Università dell’Illinois a Urbana-Champaign, uno dei campus più prestigiosi e selettivi degli Stati Uniti, Murrie ha un trascorso da imprenditore di successo nel settore del graphic design e, più in generale, della creatività.

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Ha fondato, nel 1980, la California Dreamers - all’epoca paragonata dalla rivista Forbes a Hallmark International - specializzata in greeting-card divenute un vero e proprio cult negli Usa, come pure in Europa e in Asia, per l’innovativa scelta di adottare nei propri messaggi temi considerati fino ad allora tabù (amore libero, sesso, droga, Aids, vita e morte), ma di gran lunga più in sintonia con le giovani generazioni emergenti.
Per oltre quarant’anni, ha inoltre progettato pubblicità, packaging e loghi per i più importanti brand e aziende al mondo: da Red Label Beer a Coca Cola; da General Motors Chevrolet a Procter & Gamble; da Kraft Food a Bayer e PlayStation. Dal 1988 Murrie si dedica alla pittura divenendo un apprezzato esponente dell’action painting americana. Oggi è presente in importanti collezioni private e corporate art collection internazionali.

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Yellow Fields with Twisted Oak di Herbert Murrie
Fonte

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MEN @ WORK

Tiendacita

di artemaya

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Blue boats in Essaouira

di luca.gargano

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Men in Guatemala

di Hideki Naito

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Palhaço do circo sem futuro

di miriane_figueira

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Yemen

di retlaw snellac

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di photomatom

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✦ It's magic ✦

di Claudia__

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Alone

di tonezlife

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Matras making. Junagadh

di entrelec

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Hi ! . Kumbakonam

di entrelec

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di maxlieberman

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The sewer. Bundi

di entrelec

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BARBER

di Roy del Vecchio

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Street seller, Leh

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TAILOR

di Roy del Vecchio

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VEGETABLE SHOP

di Roy del Vecchio

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COOKING

di Roy del Vecchio

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Wood for cremation. Varanasi

di entrelec

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Fonte

Crazy sun. Bhuj

di entrelec

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Tribute to Gandhi. Jamnagar

di entrelec

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BALLOON MAN

di Roy del Vecchio

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JAIN

di Roy del Vecchio

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Beauty salon

di Anton Novoselov

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di Augustin de Valence

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Fonte

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mercoledì 28 aprile 2010

C215 A MILANO

Street art alla massima potenza !

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“C215 viene in Italia per due importanti appuntamenti: Outdoor, l’evento romano di poster art e C215 solo exhibition, la prima grande retrospettiva italiana a lui dedicata e organizzata da Urbanpainting presso lo Spazio Concept (via Forcella) da domani giovedì 29 aprile a mercoledì 5 maggio a Milano.

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Un incontro abbastanza recente quello tra C215 e lo stencil, che ha scoperto nel 2007, e in poco più di 3 anni è divenuto parte integrante del suo toolkit, conducendolo in giro per il mondo in un’irrefrenabile attività.

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 La sua ricerca si colloca negli ambiti del ritratto e parte da una documentazione fotografica attenta agli umili, agli emarginati, a coloro che si incontrano per strada senza farci più nemmeno caso. Gli esiti sono davvero originali e conducono la sua pittura, improntata su un uso magistrale del colore, a cogliere aspetti profondi e nobili dell’animo umano.

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L’appuntamento milanese, curato da Luigi Mauri e Tatiana Belluzzo (con testi critici di Lorenzo Mazza), presenta 60 opere originali realizzate a stencil dal 2007 al 2010, collocate su una moltitudine di supporti. Legno, metallo, tela, oggetti di recupero, C215 riporta nello spazio della galleria la sua capacità di trovare angoli liberi anche nella più affollata città.

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Pur con l’attenta preparazione cui vanno incontro i suoi lavori, restano sempre la rapidità d’esecuzione e la potenza visiva dello stencil a far capolino. Le sue creazioni così non hanno bisogno di occupare le parti più in vista delle strade cittadine, la loro forza comunicativa li rende più ‘leggeri’ e ridà per un attimo dignità e speranza ai soggetti rappresentati.”
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