Gao Zhen nasce nel 1956 nella provincia dello Jinan, China.
Gao Qiang nasce nel 1962 nella provincia dello Jinan, China.
Ad agitare i sonni del potere cinese, è ancora il genio dell’arte: nel caso, le sculture oniriche di un improbabile “Miss Mao” con il naso da Pinocchio e i grossi seni nudi. Un incrocio tra le raffigurazioni di regime del Grande Timoniere e le donne ciccione di Botero. Troppo per i burocrati di Pechino e i guardiani della rivoluzione post-maoista.
Fino al punto di accusare dissidenti e ribelli politici non più di crimini contro il socialismo bensì di evasione fiscale. Dopo Ai Weiwei, incarcerato per quasi tre mesi, oggi è la volta di due giovani artisti, i Gao Brothers, conosciuti anche all’estero. I due fratelli denunciano che recentemente diversi funzionari cinesi hanno visitato il loro studio nel 798 Village Art, la zona degli artisti di Pechino, ordinando alla fine di chiuderlo senza fornire alcuna motivazione.
All’inizio della loro carriera hanno ricevuto numerosi riconoscimenti, ma nell’89 dopo una grande mostra d’arte contemporanea la “China Avant-garde” (museo Nazionale di Pechino) hanno firmato un appello per chiedere più libertà d’espressione agli artisti e da allora le loro opere hanno iniziato ad essere considerate dalle autorità cinesi un attacco al governo, divenendo dei personaggi scomodi e soggetti a censura.
Per questo motivo una delle opere più famose dei fratelli Gao riguarda una statua senza testa, che ritrae un uomo nell’atto di chiedere perdono. La testa in questione appartiene a Mao Zedong ma è stata nascosta in un luogo separato e viene ricongiunta al corpo solo in qualche occasione in modo tale da lasciarlo nell’anonimato.
Famosa è anche stata la fucilazione di Gesù.
Gesù Cristo è una statua indifesa. In piedi, le braccia abbassate, aperte in segno di rassegnazione. Guarda con pietà i suoi esecutori. Di fronte a lui un plotone formato da sei Mao Zedong gli punta contro i fucili e prende la mira. Gli sguardi sono concentrati, i visi contratti in una smorfia malvagia. Alle loro spalle, un altro Mao, l’ultimo, carica l’arma. Sul volto, la stessa espressione spietata.
Altre loro opere:
http://www.gaobrothers.net/
http://artzinechina.com/display_vol_aid589_en.html
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