E proprio in questi anni pericolosissimi il grande pittore messicano José Clemente Orozco, in una azione profetica e di inusitato coraggio e audacia, dipinge uno dei suoi capolavori: l’immenso affresco sulle 4 pareti dello scalone di ingresso nel Palazzo del Governo di Guadalajara, Messico.
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Attorno alla volta centrale con la immagine dell’eroe messicano Padre Miguel Hidalgo Costilla sfilano i simboli e le figure della grande tragedia umana. E’ un dipinto spettacolare che, visitando il Messico, non puo’ non essere programmato come tappa culturale privilegiata (insieme agli altri dipinti murali di Orozco in questa bella città di Guadalajara: nella Università, nell’Hospicio Cabañas e nella Camera dei Deputati). Come dice Luis Cardoza y Aragón:” CHI NON CONOSCE LA SUA OPERA DI GUADALAJARA NON CONOSCE OROZCO”…”JOSE CLEMENTE OROZCO E’ IL PITTORE PIU’ GRANDE CHE HA DATO IL CONTINENTE AMERICANO”.
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Nel Palazzo di Governo si imponeva tra le altre la figura di Hidalgo, uno dei padri della indipendenza messicana, che giganteggia con la torcia in mano sopra una montagna di esseri, la gran parte caduti, mentre da un lato si affastellano croci, baionette, sciabole e serpenti, e dall’altro una folla di forsennati dementi, dalle facce stravolte e caricaturali, di tutte le razze, brandisce croci, martelli e falci, guarniti di svastiche, stelle rosse a cinque punte, falci e martelli incrociati, tra i fasci littorii. Non occorre molto per comprendere come la sua critica corrosiva non risparmiasse alcuna forma di potere, e la sua forma espressionistica divenisse vivace strumento di demolizione”.
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Continua Luis Cardoza y Aragón:” Orozco è stato pioniere anche nel dare il primo passo verso la concezione della pittura murale come pittura dello spazio architettonico” (…) Orozco “crea relazioni nuove e trasforma resistenze e misure di archi e cupole. Gli edifici si commuovono e si prestano a servire l’opera pittorica. Le composizioni non sono rappresentate sul muro, attaccate o aderite semplicemente. Formano parte della architettura, si incorporano alla architettura modificandola, facendo tremare gli archi violentati, i muri che si direbbe che vanno a cedere. La realtà della sua pittura appartiene all’edificio, e le colonne posseggono l’impulso delle gambe, dei torsi….Le spalle caricano le volte. La creazione si umanizza, partecipa, vive, suda, acquista ali e fisiologia, popola l’ambiente, mescola l’oggettivo con il soggettivo” (….)
“Si vede, si sente, che è messicano, che solo qui si poteva dipingere così, con tale rudezza, con tale tenerezza, con tale libertà”.
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In italia la caduta delle ideologie purtroppo ha fatto prevalere l’interesse privato al posto di quello pubblico e ha reso la politica ancora più brutta:
http://ilmatterello.wordpress.com/2011/01/20/pensieri-brevi36-in-italia-la-caduta-delle-ideologie-purtroppo-ha-fatto-prevalere-linteresse-privato-al-posto-di-quello-pubblico-e-ha-reso-la-politica-ancora-piu-brutta/
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E anche, per finire, un simpatico video al vetriolo sui manuali di “crescita personale”, “percorso interiore”, “autostima”…: http://www.youtube.com/watch?v=zPIs3YsBZUkFonte
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