giovedì 16 febbraio 2012

HO Il-LEE: IL MARE DELL’OCEANO

“Guardando queste sculture ho pensato che se Ho Il-Lee avesse potuto, avrebbe scolpito anche il mare , o almeno per un istante lo avrebbe fermato in una qualche forma; in fondo il mare è nell’oceano” (Dimitri Ruggeri)

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L’antica storia e la mitologia non appartengo al presente, sono del passato, e si basano su premesse ipotetiche. Pertanto, esse non devono essere corrispondenti alla realtà anche se assumono immagini specifiche.
Questo è il motivo per cui Ho il-Lee non è incatenato alla realtà, anche se le sue opere sono in un certo senso realistiche. Dato che egli non è vincolato dal tempo o dallo spazio può immaginare liberamente senza alcuna limitazione.
Tale ricchezza immaginativa ispira il motivo delle sue creazioni. Non si può quindi cercare di comprendere la opere di Lee Il-Ho, in termini semplici, soltanto basandosi sulle storie antiche o mitologiche perchè ciò può restringere il campo dell’immaginazione; solamente il flusso del tempo e dello spazio senza restrizioni e il libero flusso del mondo interiore dell’ essere umano fanno fiorire la fantasia.
“L’oceano mi ha sempre colpito per la grande e malinconica bellezza racchiusa nella profondità delle sua acque. Ho sempre amato osservare il tramonto sul mare e mi piacerebbe stare vicino all’oceano fino alla fine dei miei giorni. Quindi ho comprato una piccola parte dell’isola e ci ho costruito una casa dove abitare . In seguito ho installato alcune opere nel giardino, una alla volta non tutte insieme. Qualcuno, dopo averle viste, ha iniziato a parlarne come di una spiaggia pittoresca con sculture che non potevano essere viste in nessun’altro luogo”
Da un altro punto di vista, le opere di Lee-Ho possono essere interpretate come storie nascoste emerse dall’interiorità dell’essere umano, e nei suoi aspetti psicologici e inconsci .
Le sue creazioni raccontano, cogliendoli dal mondo interiore, gli impulsi sessuali, il narcisismo e la loro intrinseca natura che si realizza in visioni particolarissime. Le pose d’amore sessuale, fra un uomo e una donna riflettono il forte desiderio dell’ essere umano di tornare alle proprie origini, di quando furono creati, all’essenza della loro stessa esistenza.
E l’essenza di questa origine viene riflessa nell’uso frequente della doppia struttura: il rilievo di una donna messa all’interno di un uomo, per esempio si basa sulla storia della Creazione di Adamo ed Eva.
Questo dramma della riconciliazione mostra l’essere umano mutare in un animale, pianta o in una creatura vivente cresciuta all’interno, e sul corpo di un uomo.
In alcuni casi, e in altre immagini che appaiono nelle opere di Lee Il-Ho, l’interscambio fra sostanze inorganiche ed organiche ricreano il fenomeno della reincarnazione, di entrambe.
Di conseguenza, il mondo che lui persegue è un mondo panteista in cui tutte le cose si armonizzano.

GALLERIA:
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Biografia
Lee Il-Ho scultore, è nato in Corea nel 1946 e ha vissuto un’infanzia solitaria e contrassegnata dagli stenti. Era un ragazzino solitario, ed ha cercato di comunicare con il mondo esterno attraverso l’arte. Da quando, nel 1983, ha vinto il prestigioso Premio Joon Ang Fine Arts Awards e il Joong Ang Daily Newspaper Art Exibition in un concorso indetto dal popolare giornale Joong Ang Daily, ha iniziato a considerare più seriamente la sua carriera artistica.
Laureato al Dipartimento di Scultura nel 1972, e all’ Accademia delle Belle Arti e Design, Hongik University, 1980; Lee è riuscito a realizzare il suo sogno, quello di essere un artista in armonia con la natura, proprio sull’isola.
Infatti, lui non ama la frenetica vita metropolitana e la tecnologia avanzata, perché teme che possano danneggiare lo spirito e gli istinti più puri dell’uomo.

MOSTRE
Ha partecipato a diverse mostre collettive e internazionali tra cui NICAF Yokohama, 1992 e International Suebox; l’ Esposizione Internazionale d’Arte Miami -USA,1999 ; ART INTERNATIONAL New York, 1998.
E’ presidente della Contemporary Sculpture Association e della Hong-Ik Sculpture Association.

Il PARCO DELLE SCULTURE
L’isola di Mo, situata vicino alla città aeroportuale di Incheon, a circa 40 chilometri ad ovest della capitale Seul ospita il Parco delle Sculture di Baemigumi. Il nome deriva dal gergo dei pescatori, ed indica la prua di una nave, a cui assomiglia appunto la forma del parco.
Il Parco delle Sculture di Baemigumi dove lo scultore ha vissuto, lavorato e dove espone le sue opere, è un luogo decisamente speciale.
Un grande monumento di granito, chiamato Isola di Mo & Lee Il-Ho, accoglie i visitatori.
Superata quest’opera, una serie di circa 30 pezzi originali di Lee si estende lungo la spiaggia, distribuite in uno spazio di 2500 metri quadrati.
Le sculture simboleggiano l’amore, l’erotismo, il dolore e la metempsicosi, tutte tematiche che Lee riesce ad esprimere in maniera straordinaria.
L’isola è rimasta deserta fino alla fine del 1800, quando un pescatore della costa ha deciso di stabilirsi lì.
L’isola e la sua spiaggia sono diventate una popolare attrazione turistica da quando vi sono state girate le serie televisive Full House e Winter Sonata, entrambi telefilm di grande successo nei Paesi asiatici.
Simonetta Ferrante

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