A Belgrado è stata aperta la galleria di Sava Stojkov, uno dei pittori più grandi di Serbia. Stojkov è uno dei pittori più conosciuti dell’arte naif serba, paesaggista e ritrattista della pianura della Vojvodina. Sava Stojkov è nato il 29 marzo 1925 a Sombor. A 19 anni Sava Stojkov venne arruolato nel 1944 nell’Esercito di liberazione popolare di Jugoslavia, dove lavorò come disegnatore nel Dipartimento per la cultura della 12° brigata della Vojvodina. Nel 1945 organizzò la prima mostra di disegni e tempere nell’allora città liberata di Osijek (ora in Croazia). Ricevette nel 1951 il primo premio alla Mostra provinciale dei pittori amatoriali a Novi Sad. Negli anni ’70 del XX secolo la pittura naif in Jugoslavia era in pieno svolgimento. Gli inizi di questo stile artistico si collegano all’istituzione dell’associazione accademica “Terra” (1929-1936) a Zagabria. L’iniziatore fu Krsto Hegedušić, pittore famoso in quel periodo per il suo orientamento sociale.
Nella sua città natale Hlebine, Hegedušić insegnò la pittura naif a Ivan Generalić, Mirko Virius, Franjo Mraz… Così si fondò la famosa Scuola naif di Hlebine. Neanche Sava Stojkov resistette all’impatto della popolarissima Scuola di Hlebine. Dal 1973 Stojkov iniziò a pitturare sul vetro – con uno stile di pittura che conrinuerà durante gli anni seguenti. E’ raro che un pittore contemporaneo promuova questa tecnica molto difficile. Tentando di spiegare ai profani il processo di pittura sul vetro, Stojkov di solito dice che si fa diversamente da un quadro “normale”, cioè all’indietro. Sostanzialmente, se volete fare come di consueto il ritratto di un uomo con gli occhiali, prima gli disegnate la faccia, gli occhi e poi gli occhiali. Sui ritratti sul vetro, prima si fanno gli occhiali. “I ritratti in vetro”, dipinte dal pennello di Sava, è stato desiderato da molte persone importanti come scrittori, politici locali ed internazionali. Dei ritratti che ha dipinto sulla tela, Stojkov ha evidenziato il ritratto del patriarca serbo Pavle.
Dal 1974 in poi Sava Stojkov iniziò ad abbandonare la pittura secondo i metodi della scuola di Hlebine. Sotto l’influenza di Dragoslav Đorđević, il curatore del Museo delle arti contemporanee a Belgrado, “ritornò in se e alla sua Bačka”. Decise di tornare alla natura, al suo unico e migliore maestro, alla pianura pannonica, alle masserie. L’accademico Dejan Medaković diede una delle lodi più belle ai paesaggi di Stojkov, dicendo che Sava è un artista che ci ha affascinato con le bellezze della sua patria. I motivi natale della Bačka e della Vojvodina e l’armonico ambiente pannonico naturale nella pittura di Sava Stojkov giunse nelle capitali dell’arte mondiale come espressione artistica originale, suscitando l’attenzione del pubblico e della critica d’arte.
Alla galleria su Stojkov, che è stata aperta a Belgrado, si possono vedere oltre 70 opere di quest’artista. I visitatori della galleria hanno la possibilità di vedere alcuni quadri specifici per Stojkov, come “Le quattro stagioni”, “Lungo il canale”, “Fiocchi di neve”, che rappresentano le pianure e le masserie in Vojvodina. Nel 2010 a Sombor, Stojkov ha ricevuto la sua esposizione fissa in occasione del festeggiamento dei 65 anni di lavoro e 86 anni di vita. In un’occasione l’artista disse che “sentì la popolarità come riconoscimento che lo ha motivato per continuare a lavorare”. Allestendo oltre 320 esposizioni e partecipandone a 550 nel paese e nel mondo, Sava Stojkov ha confermato di essere unico nel suo genere.
Fonte
http://www.savastojkov.com/
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