domenica 7 aprile 2013

PIETER BRUEGEL IL VECCHIO | ART

Pittore, disegnatore e incisore, il più grande artista della prima metà del Cinquecento nel nord Europa.
La documentazione circa la sua carriera è piuttosto scarsa, ciò che si sa è soprattutto grazie alla biografia estremamente elogiativa di Karel Van Mander, pubblicata nel 1604.
Nel 1551 fu iscritto nella gilda dei pittori di Anversa e cominciò a lavorare per il mercante di stampe Pieter Coecke van Aelst, anch’egli pittore, architetto, disegnatore di arazzi, e sopratutto persona molto colta, che si cimentò anche in traduzioni di testi di Vitruvio e di Sebastiano Serlio
Nel 1552 intraprese un viaggio in Francia e in Italia, soggiornò a Roma e si spinse fino in Sicilia.
La critica sottolinea la provenienza di Bruegel il Vecchio dallo studio di di Hieronymus Bosch e dalla sua fedeltà all'antica Scuola Fiamminga.
In effetti Bruegel attraversa varie fasi artistiche nel corso della sua vita, la prima si fonda sulla realizzazione di opere stilisticamente molto vicine a quelle del pittore fiammingo Hieronymus Bosh, per passare poi dalla realizzazione di paesaggi fantastici a quelli reali, e ciò in occasione del suo viaggio in Italia.
L'esperienza dell'attraversamento delle Alpi colpisce Bruegel molto più di qualsiasi opera artistica, "inghiottì tutte le montagne e le rocce e al suo ritorno le risputò fuori sulle tele e sulle tavole".
Il risultato è la serie di stampe oggi note come i Grandi paesaggi(1555-58), dodici spettacolari vedute di montagna.
Questa particolare fascinazione toccò anche l’animo di un’altro grande artista Albrecht Dürer quando vide le alpi.
Dopo aver sposato Mayeken Coecke, la figlia del suo maestro d’arte Coecke, Bruegel si stabilisce a Bruxelles, dove, dopo alcuni viaggi, riprende a dipingere, focalizzando la sua attenzione pittorica sul uomo ed sulla natura, nella nuova contrapposizione almanierismo dei maestri italiani, che predominava allora nei Paesi Bassi.
Proprio in quegli anni, ossia nel 1563,  il pittore, ormai molto conosciuto, realizza una delle sue opere più splendide e famose: La Torre di Babele.
Nel 1564 nasce Pietre, il suo primogenito, anche lui destinato a diventare artista.
Il periodo compreso tra il 1565 ed il 1568 fu abbastanza prolifico per la produzione pittorica dell’artista, con la realizzazione di grandissime opere quali: la serie dedicata ai Mesi, Il paese della cuccagna ed il Banchetto nuziale.
Nel 1568 nasce il secondogenito Jan, che sarà noto come "Jan Velvet", Jan dei velluti per la sua abilità a dipingere i tessuti.
Bruegel ci ha lasciato circa una settantina di opere pittoriche, malgrado la sua attività si sia svolta nel corso di una vita relativamente breve.
Sul ricordo di Bosch, Bruegel illustrò soggetti fantastici e personaggi tratti dalla Bibbia e dal Vangelo visti da un'ottica laica e talvolta mostrati con impietosa crudezza, utilizzando con forza i colori, le luci e le ombre e si segnalò per la capacità di disegnare rendendo con essenzialità ed efficacia le pose, i movimenti e le fisionomie.
Da ricordare la Tempesta raffigurante una mostruosa balena, simbolo della forza distruttiva della natura, i Cacciatori nella neve e la Mietitura, soggetti situati in immensi paesaggi dall'atmosfera vibrante.

I posteri hanno chiamato il pittore Pieter Bruegel il Vecchio per distinguerlo da Pieter Bruegel il Giovane, suo figlio primogenito, mentre invece il suo secondo figlio fu Jan Bruegel il Vecchio o "Jan Velvet", anch’egli pittore ed entrambi i figli scrivevano il loro cognome come 'Brueghel', reinserendo la lettera 'h' che il padre aveva eliminato (per ragioni sconosciute) nel 1559.
Il maestro morì nel 1569; la salma fu inumata nella chiesa di Notre-Dame de la Chapelle, a Bruxelles, città dove visse per quasi tutta la sua vita, ma i due figli erano ancora bambini alla sua morte e quindi non poterono esserne allievi

clip_image002PARABOLA DEI CIECHI (1568) Palazzo Reale di Capodimonte e Museo Nazionale

clip_image003 La Risurrezione

clip_image004 Paesaggio fluviale con bagnanti

clip_image005
Il banchetto nuziale di Pieter Bruegel il Vecchio
clip_image007Proverbi fiamminghi, 1559
clip_image009Giochi di fanciulli
clip_image011 Combattimento fra Carnevale e Quaresima, 1559 Vienna, Kunsthistorisches Museum
clip_image012Particolare di Combattimento fra Carnevale e Quaresima, 1559
clip_image014 The Massacre of the Innocents, 1565-67
clip_image015 The Peasant and the Birdnester, 1568
clip_image017 The Return of the Herd (November), 1565
clip_image019 The Suicide of Saul, 1562
clip_image021ANDATA AL CALVARIO (1564)
clip_image022 Il Misantropo, 1568 Napoli, Museo e Gallerie Nazionali di Capodimonte
clip_image023 Cacciatori nella neve, 1565
clip_image027 La grande torre di Babele, 1563
clip_image029 The Gloomy Day (February), 1565
clip_image031Pieter Brueghel il vecchio, "Dull Gret", 1562
clip_image032 clip_image033 New York, The Metropolitan Museum of Art
clip_image034 Parigi, Musée du Louvre
clip_image036 Praga, Narodni Gallery
clip_image038 Roma, Galleria Doria Pamphili
clip_image039 Rotterdam, Museum Boymans-van Beuningen
clip_image040 Stoccolma, Univesity Collection
clip_image001 The Triumph of Death by Pieter Bruegel the Elder, 1562

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DANZA DEI CONTADINI (1568 circa)

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