domenica 28 febbraio 2010

SOLEIL, UNA SFIDA ALLA GRAVITÀ

Il gruppo del Nuovo Circo più famoso del mondo riporta in scena il mitico «Saltimbanco» creato diciotto anni fa

Doveva chiudersi alla fine del 2006 in Brasile la lunghissima tournèe di «Saltimbanco», che da quattordici anni girava il mondo sotto lo chapiteau del nuovo circo più famoso del mondo, il Cirque du Soleil. Invece da quest’anno lo spettacolare allestimento riprenderà la corsa, riadattato da Franco Dragone per i palazzetti del pianeta, di cui ostinatamente tenta di sfidare la legge di gravità con i suoi numeri mozzafiato. Eper ricominciare in Italia, dopo il debutto europeo di una settimana fa a Innsbruck, la compagnia canadese ha scelto proprio Torino e il Pala- Olimpico, dove approderà dal 3 al 7 marzo (inizio ore 20, il sabato alle 16 e alle 20, la domenica alle 16; biglietti da 40 a 80 euro. Info 011/9823300, www. setup-italy.com).

clip_image001

Il Cirque du Soleil, fondato nel 1984 a Montreal da un exmangiatore di fuoco di ventitrè anni, Guy Laliberté, e da Daniel Gauthier che lo ha poi lasciato nel 2001, con la città subalpina ha un forte legame, per le Olimpiadi invernali aveva animato la cerimonia inaugurale e spesso è approdato qui con le sue meraviglie, l’anno passato aveva portato «Delirium », un vero delirio di pubblico.

clip_image002

Ora ritorna invece con quello che sembra essere un po’ un omaggio all’Italia e alla sua cultura teatrale: saltimbanco è una parola del nostro vocabolario che veniva usata fin dal medioevo per definire gli artisti di strada di grande talento, menestrelli che giravano le piazze delle città e che spesso improvvisavano un palco con delle tavole.

clip_image001[4]

E con il Cirque du Soleil anche la musica diventa protagonista, celebrando la vita in questo viaggio allegorico e acrobatico dentro il cuore di una città, tra le persone che ci vivono, le famiglie, la fretta, il trambusto della strada e l’altezza smisurata dei grattacieli. L’autore della colonna sonora, René Dupéré, è stato coinvolto sin dall’inizio nell’avventura, ispirandosi alla vita urbana della fine dell’ultimo secolo, ritmica e cosmopolita. «Ho voluto rinunciare ai soliti cliché e ho invece cercato di creare il rumore di una città piena di luce e di speranza», ha detto per spiegare la trama sonora dello spettacolo, che comprende un canto d’opera in italiano popolare del 1200, mentre tutte le canzoni sono prese dalla tradizione araba, svedese e tedesca.

clip_image001[6]

Ma quel che distingue da sempre il Cirque sono i numeri, la fantasia, il limite, la perizia con cui gli artisti si esibiscono e che culmina nel numero dei pali cinesi, ma passa per l’«acrosport», tre acrobati che si fondono per creare figure impressionanti, la bicicletta artistica, giochi di prestigio, le boleadoras, l’altalena russa, i trapezi volanti, bungees e tante altre magie in compagnia di personaggi buffi, poetici, stravaganti come il Barone che ci guiderà nel mondo incantato di Saltimbanco.





MONICA SICCA

Nessun commento:

Posta un commento

ShareThis

post<li>
Related Posts with Thumbnails