Se state a Roma forse vi sarà capitato di imbattervi nei suoi lavori per strada. Poster, sticker, stencil ed il protagonista è sempre lui, il celebre bambino volto testimonial della Kinder, che con il suo sorrisone ha accompagnato molti momenti dolci e felici nelle vite dei bambini nati negli anni’80.
Nel 1981, in Russia è nato anche Uno.
Primogenito di una famiglia di antichi tipografi moscoviti di origine italiana, all’età di 14 anni si è trasferito in Germania con la famiglia e partecipando ad un provino per una pubblicità, ha conosciuto Günter Euringer, il volto delle barrette Kinder.
Folgorato da quella visione Uno si è appassionato al situazionismo e si è dedicato alla street art, riproponendo in maniera quasi ossessiva il personaggio del bambino kinder.Un’iconografia ripetitiva che non veicola nessun particolare messaggio, ma parla dell’effimero, dell’invasione del nonsense nel panorama urbano, sotto forma di un personaggio già carico di significato, ma non per questo meno capace di assumersi una serie di stati d’animo e di comunicare il proprio stupore, il proprio delirio, il proprio sconcerto di fronte a situazioni paradossali e stravaganti.
Uno è lì, si occupa di “ogni cosa che abbia a che fare con la carta e la sua manipolazione, con la strada e l’effimero, con il perenne e incessante bisogno di vagare di notte bruciati dal fuoco”.
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