mercoledì 4 maggio 2011

ANATOMIA DI UN LUPO

Anatomia di un lupo ovvero EPIPHANY (Rapidi ingranaggi delle fantasie erotiche): è questo il titolo della mostra personale di Tarik Berber, a cura di ARIA art gallery, che può essere visitata fino al 4 giugno nella sede di Borgo SS. Apostoli 40r a Firenze.

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LA MOSTRA. Un viaggio tra sensualità e rivelazioni erotiche di Tarik Berber, giovane talento di origine bosniaca, figlio d’arte nonché dell’Accademia torna ad esporre a Firenze, presentando i suoi ultimi lavori inediti della serie Anatomia di un lupo ovvero EPIPHANY (Rapidi ingranaggi delle fantasie erotiche). Epiphany è una ragazza, Epiphany è tante ragazze, Epiphany è La Rivelazione attraverso l’atto pittorico. “Sono dunque delle donne.  Anzi, delle ragazze. Berber dipinge con luce artificiale, per questo segue quella interiore. Da ragazzini strizzavamo gli occhi e li riaprivamo di colpo. Tra le bolle di luce rimanevano impresse le macchie. Anche Balzac lo sostiene: in pittura la linea non esiste, esiste solo la luce sui corpi.  Così, Berber, ingrandisce la donna: è lei l’origine del mondo, della vita, l’estasi e il peccato originale.  Eva, così come appare ad Adamo: un’epifania di sensi. Emergono queste ragazze-fanciulle dalle oscurità interiori dell’artista, dai profondi abissi emotivi che lo portano all’ispirazione. Emergono potenti, concentrai, distanti, questi mezzi busti e volti di ragazze-fanciulle senza pace… ” Giambaccio 2011.

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RITRATTO. Il ritratto in pittura porta con sé uno spessore semantico, psicologico e introspettivo, la mano del pittore è in grado di interpretare e di penetrare i meandri della psiche umana. I modelli in posa perdono per un attimo la forma prestabilita, per abbandonarsi a quel momento di distrazione che fa emergere il lato più veritiero della loro personalità. Tarik Berber attende pazientemente quel luogo di apparizione, per trasferirlo sulla tela. Il ritratto talora si abbandona all’erotismo, catturando e proiettando una sensualità che i soggetti femminili facilmente ispirano. Ecco allora che gli istinti primordiali emergono, su scenari notturni che lasciano spazio a ferine anatomie. È nello sguardo però che tutto si risolve e si complica, rendendo più enigmatiche e accattivanti quelle pennellate.

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LA SERIE. Nel 2007 Tarik Berber inizia a riprodurre su tela parte del suo immaginario erotico, con “Clitodee”, una serie di ritratti femminili a olio e tecniche miste. Nel 2009 il pittore si concentra su "Tettine” e “Erotica Magnifica”, quadri esposti prima nel centro culturale Ex-Marmi a Pietrasanta durante una doppia personale insieme allo scultore Lorenzo Vignoli, e successivamente, da dicembre 2010 a febbraio 2011, presso il MACI, Museo di Arte Contemporanea d'Isernia, mostra a cura di Luca Beatrice. Nel 2011 il viaggio tra sensualità e sessualità femminile di Tarik Berber raggiunge un nuovo risultato, una serie di tele dal titolo ANATOMIA DI UN LUPO ovvero EPIPHANY (Rapidi ingranaggi delle fantasie erotiche) presentate in anteprima in occasione di questa mostra presso ARIA art gallery.

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