mercoledì 3 ottobre 2012

A ROMA, LE FOTOGRAFIE DELL'AQUILA DI BERENGO GARDIN

In mostra nella capitale, fino all'11 novembre 2012, gli scatti del fotografo ligure che ha immortalato la città abruzzese prima e dopo le scosse del 2009

"La cosa più impressionante è il silenzio che c'è per le strade. Non passa nessuno; non c'è nessuno. Non ci sono i bambini che giocano, le donne che fanno la spesa, la gente che va in ufficio. C'erano solo quattro cani abbandonati che giravano. E io, che sono abbastanza vecchio, ricordo a Roma com'era San Lorenzo dopo il bombardamento degli americani.
Avevo 14 anni ed era la stessa cosa. I cani randagi che giravano abbandonati per la città, le case puntellate e questo silenzio di morte". (Gianni Berengo Gardin)
Gianni Berengo Gardin è un fotoreporter di origine ligure, nato nel 1930, si dedica alla fotografia di reportage, all'indagine sociale, alla documentazione di architettura e alla descrizione ambientale. Vincitore nel 1963 del World Press Photo e nel 1995 del Leica Oskar Barnack Award, è autore di oltre 200 libri fotografici e protagonista di oltre 200 mostre.
Sedici anni fa, il fotografo aveva visitato L'Aquila per immortalare l'architettura urbana,oggi torna per riscoprire una città che, dopo il terremoto del 2009, non rappresenta più il calore tipico della gente d'Abruzzo, ma ricorda le ferite lasciate da una guerra.
Una mostra fotografica per testimoniare il prima e il dopo di un evento che nessun italiano potrà mai dimenticare, quello della notte del 6 Aprile 2009, quando la terra ha spaccato e straziato le fondamenta su cui poggiano le case, le chiese, le piazze e la vita di tutti gli aquilani.
Un bilancio da brividi che conta 308 morti, 1600 feriti e 65.000 sfollati e si lascia alle spalle una città ridotta in ginocchio, che fa fatica a riprendersi per motivi che vanno oltre la volontà e la solidarietà.
La devastazione è diventata sinonimo di abbandono, ma L'Aquila pretende di essere ricostruita e si candida a diventare Capitale europea della cultura per il 2019, un ambizione importante che punta al definitivo rilancio della città.
Oggi L'Aquila va in mostra a Roma, attraverso meravigliose fotografie che ne ricordano la bellezza e ne testimoniano la distruzione, in una sorta di malinconico e straziante canto che non può lasciare indifferenti.
Cosa: L'AQUILA PRIMA E DOPO. Fotografie di Gianni Berengo Gardin / In collaborazione con Contrasto e One Group
Dove: Museo di Roma in Trastevere Piazza S. Egidio 1B
Quando: 26 settembre - 11 novembre 2012, chiuso il lunedì
Orari: Martedì-domenica 10.00-20.00
Biglietti: Intero: € 6,50 - Ridotto: € 5,50
Info: www.museodiromaintrastevere.it www.comune.laquila.gov.it

clip_image001Via Sassa. Studio dell’artista Marcello Mariani in una chiesa sconsacrata.
© Gianni Berengo Gardin/Contrasto

clip_image002Via Sassa. Lo studio dopo la scossa.
© Gianni Berengo Gardin/Contrasto

clip_image003Piazza S. MargheritaIl Palazzetto dei Nobili e Palazzo Camponeschi.
© Gianni Berengo Gardin/Contrasto

clip_image004 Piazza S. MargheritaLa trasfigurazione.
© Gianni Berengo Gardin/Contrasto

clip_image005Corso Vittorio Emanuele IIDa sempre punto di passaggio privilegiato per la città.
© Gianni Berengo Gardin/Contrasto

clip_image006Corso Vittorio Emanuele IIGli stessi portici ora colmi di silenzio.
© Gianni Berengo Gardin/Contrasto

clip_image007Campane della Chiesa di S. Marco (sec. XV)© Gianni Berengo Gardin/Contrasto

clip_image008Piazza della Repubblica L’ultimo rintocco.
© Gianni Berengo Gardin/Contrasto

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